A Plague Tale Requiem: Asobo alla prova con il sequel di Innocence- la recensione
A Plague Tale Requiem è il nuovo videogioco di Asobo, team che dopo A Plague Tale Innocence ha sviluppato uno dei maggiori showcase tecnici degli ultimi anni: ovvero Microsoft Flight Simulator.
La
seconda avventura di Amicia e Hugo ha quindi inevitalmente alzato le
aspettative, seppur si tratta di un genere totalmente diverso, il team
di sviluppo ha ricevuto l'attenzione del grande pubblico e in questo
sequel molti si aspettavano un salto di qualità rispetto al primo capitolo.
Il predecessore infatti soffriva di diversi difetti legati ad un gameplay ingessato ed animazioni imperfette, ma convinceva per un'ottima varietà di ambientazioni e un comparto tecnico solido, considerando anche la produzione doppia A era stato recepito in maniera tutto sommato positiva, sia da pubblico che critica specializzata.
Trama
La trama di A Plague Tale Requiem riprende le vicende di Amicia e Hugo appena sei mesi dopo il primo capitolo, il periodo storico è quello della Peste Nera e dell' Inquisizione, quest'ultima molto più centrale nella narrativa di Innocence.
Nel
nuovo capitolo Amicia è ormai maturata e assume il ruolo di protettrice
nei confronti di Hugo, il fratello soffre ancora della Macula, una
maledizione sovrannaturale che crea devastazione in ogni luogo visitato
dai fratelli, uccidendo migliaia di persone tramite il controllo dei
ratti da parte di Hugo.
Ancora di più rispetto al predecessore, la malattia si sta aggravando e Hugo ha strane visioni di un'isola e di una fenice che guida il ragazzo, proprio per questo motivo i due fratelli sono alla ricerca di questi indizi, con la speranza di poter trovare definitivamente una cura.
Durante la storyline, Amicia e Hugo troveranno nella loro strada impervia Arnaud e Sophia, due fedeli alleati che li aiuteranno a salpare per l'isola sognata dal ragazzo.
Rispetto al predecessore, il racconto è approfondito in maniera migliore con un focus particolare sui due protagonisti e si scava più a fondo sui motivi della maledizione, in linea generale il lavoro narrativo svolto da Asobo è ottimo, seppur vista la lunghezza della campagna (circa 18 ore a difficoltà normale), sono presenti alcuni cali di ritmo verso la parte centrale dell'avventura.
Per ciò che concerne la regia, seppur non può rivaleggiare con le maggiori produzioni tripla A, sono stati fatti dei passi avanti nelle riprese, molto più coerenti e immersive nelle cutscene, mentre il motion capture stona con il resto della qualità tecnica messa in piedi da Asobo.
Le animazioni facciali infatti denotano una certa inespressività, situazione che viene disinnescata un pò meglio nei due protagonisti, ma molto più evidente nei personaggi secondari presenti in A Plague Tale Requiem.
Gameplay
Il gameplay del nuovo videogioco di Asobo non rivoluziona la formula imperfetta del predecessore, i due fratelli si fanno strada tra puzzle ambientali con i ratti e sezioni più action, proprio come accadeva in A Plague Tale Innocence.
La maggiore
differenza presente in Requiem è nelle aree più estese che permettono un
approccio meno schematico, ad esempio non è obbligatorio eliminare
tutti i nemici presenti nell'area di gioco ed è possibile aggirarli trovando così la porta di uscita per progredire nella fase
successiva: una soluzione di design che tende un pò a semplificare
l'esperienza, ma necessaria in una tipologia di avventura del genere.
Per ciò che concerne i gadget a disposizione: Amicia può disporre della solita fionda che permette di colpire alla testa i nemici non corazzati, mentre gli avversari con un'armatura sono più complessi da uccidere e richiedono un numero di risorse extra.
Tra le novità nell'equipaggiamento della ragazza c'è da menzionare la balestra, che può uccidere con un solo dardo le zone del corpo dove i nemici non sono armati, quest'arma è sicuramente un'aggiunta da considerare nelle fasi più action di A Plague Tale Requiem, tuttavia il gameplay della produzione rimane ancorato al passato su diversi aspetti.
L'intelligenza artificiale nemica non ha subito particolari cambiamenti rispetto al primo capitolo, le guardie per allertarsi ci mettono ancora fin troppo tempo e il combattimento a corpo corpo risulta poco curato a causa delle animazioni impacciate di Amicia.
Nelle fasi ravvicinate la protagonista oltre alla fionda per sbilanciare momentaneamente i nemici può utilizzare anche il pugnale per ucciderli, l'arma da taglio però è molto limitata nell'avventura e capiterà spesso di non trovarla per poter atterrare i nemici nel combattimento corpo a corpo.
A proposito di questo, durante l'esplorazione oltre ai collezionabili legati ad avvenimenti della storyline, ci sono anche i banchi da lavoro, dove si può aumentare il numero di munizioni trasportabili oppure altri potenziamenti legati ai gadget di Amicia, purtroppo la richiesta del numero di rottami per i potenziamenti è eccessiva e in molti casi non si dispone del materiale necessario.
Per ciò che riguarda gli enigmi ambientali, la situazione cambia leggermente rispetto ad Innocence, visto che Hugo comincia a percepire la piaga e può controllare i ratti per poter eliminare più nemici, ma nei casi in cui gli avversari possiedono una torcia infuocata, Amicia dovrà prima con la fionda spegnere la fiamma e poi permettere ad i ratti di liberare l'area.
Questa soluzione tende un pò alla lunga a reiterarsi e forse a faciitare un pò troppo la situazione, in linea generale il gameplay di A Plague Tale Requiem rimane la componente con più margini di miglioramento nella produzione di Asobo. seppur bisogna dirlo l'esplorazione è più riuscita con aree più aperte senza mai scadere in un'open world poco adatto al contesto dell'avventura di Amicia e Hugo.
Ambientazione e prestazioni tecniche
Se il primo capitolo impressionava in positivo per la varietà delle ambientazioni, A Plague Tale Requiem stupisce ancora di più con gli scenari medievali che spiccano per una direzione artistica ottima.
Inoltre come detto
antedecentemente, la vastità delle location è maggiore, ma senza
perdere la qualità nei singoli dettagli.
Il comparto tecnico
infatti ha subito un upgrade evidente rispetto al predecessore,
l'esperienza di Asobo con Microsoft Flight Simulator si nota nella
qualità della vegetazione ad esempio, considerando che secondo
quanto dichiarato dal team di sviluppo il numero dei ratti a schermo
sono stati triplicati sarebbe stato complesso far girare A Plague Tale Requiem su console di vecchia generazione (il titolo è presente solamente su PlayStation 5, Xbox Series S/X e PC).
Nella mia prova su Xbox Series X ho notato ogni tanto alcuni cali di frame rate, solamente nelle fasi appunto con un vasto sciame di ratti, inoltre su console non sono presenti diverse Modalità Grafiche, visto che il frame rate è ancorato a 30.
Nonostante la scelta che farà discutere, per il genere di appartenenza e il budget da doppia A della produzione di Asobo, i 30 FPS sono sicuramente più giustificabili rispetto ad un videogioco action o ad uno sparatutto in soggettiva, vedremo poi se nei prossimi mesi verrà aggiunta l'opzione dei 60 FPS con una futura patch.
Nel titolo di Asobo sono presenti i sottotitoli in italiano, ma manca il doppiaggio, nella mia avventura ho scelto il doppiaggio francese che riesce a ricreare al meglio l'atmosfera di A Plague Tale Requiem, le voci dei due protagonisti convincono proprio come era già accaduto nel predecessore.
La colonna sonora è stata rinnovata rispetto ad A Plague Tale Innocence, la soundtrack composta da Olivier Deriviere aggiunge quel qualcosa in più nei momenti narrativi ed è coerente con le tematiche trattate nel secondo capitolo sviluppato da Asobo.
A Plague Tale Requiem è un sequel che migliora i punti di forza del primo capitolo, come la varietà delle ambientazioni e il comparto tecnico, uno dei pochi giochi next-gen attualmente sul mercato.
Il gameplay seppur offre qualche gadget aggiuntivo, rimane l'aspetto più debole della produzione, a causa di un'intelligenza artificiale nemica ancorata alla scorsa generazione e le animazioni di Amicia nelle fasi più action rimangono sottotono, come nel capitolo rilasciato nel 2019.
In definitiva, la nuova avventura di Asobo è un videogioco più completo e riuscito di A Plague Tale Innocence, una produzione che non riesce a spiccare completamente, ma resta consigliata ai fan del genere action-adventure.
Voto 7,7
Pro
Narrativa coinvolgente con un'ottima caratterizzazione dei due protagonisti....
Comparto tecnico next-gen
Grande varietà di ambientazioni e ottima art direction
Contro
.... Ma soffre di alcuni cali di ritmo nella parte centrale dell'avventura
Intelligenza artificiale nemica sottotono
Animazioni poco convincenti
Il gameplay manca di novità importanti
Pagina Instagram: https://www.instagram.com/asimple_gamer/
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