Assassin's Creed Mirage: ritorno alle origini della saga- la recensione

06.12.2023

Dopo circa tre anni dall'uscita di Assassin's Creed Valhalla (qui la recensione), arriva sul mercato Assassin's Creed Mirage, nuovo capitolo del franchise e il primo che arriva anche su console next-gen (il titolo è disponibile anche su PlayStation 4 e Xbox One).

Il nuovo videogioco della saga è un ritorno alle origini e prende le distanze dalla recente trilogia di Origins, Odissey e Valhalla, con un focus maggiore sulle dinamiche stealth e la componente RPG è stata notevolmente snellita, vediamo insieme come è andata.

Trama

Assassin's Creed Mirage racconta la storia di Basim prima degli avvenimenti del capitolo norreno, il titolo è infatti ambientato in una Bagdad del IX secolo che fa da sfondo alla nuova avventura di Ubisoft.

Le vicende di questo capitolo iniziano ad Anbar dove un giovane Basim è tormentato da sogni particolari a causa di una creatura mostruosa, ad aiutare il protagonista c'è Nehal, una ragazza sempre disponibile e molto legata a Basim.

I due ragazzi dopo aver svolto dei lavori da ladruncoli si ritrovano a lavorare per gli Occulti, capitanati da Roshane e dopo alcuni anni di addestramento il protagonista entra a far parte della Confraternita e diventa così un Occulto.

Il racconto non sempre convince, se da un lato ci sono le indagini per arrivare a svelare l'identità dei nemici come la recente trilogia, dall'altro convince poco la caratterizzazione dei villain e si sente la mancanza di personaggi storici, come ci ha abituato la saga in passato con Leonardo Da Vinci in Assassin's Creed 2 e Giulio Cesare in Assassin's Creed Origins.

Per ciò che concerne il ritmo, problema noto in Assassin's Creed Valhalla, in questo caso vista la longevità più contenuta della Main Quest Assassin's Creed Mirage non soffre delle stesse pecche, tuttavia le varie missioni che si sbloccano sembrano un pò troppo slegate tra loro senza un vero filo conduttore.

Il finale invece riesce a convincere e collegare al meglio il passato di Basim con ciò che abbiamo vissuto nel titolo ambientato nelle lande norrene.

La regia di Assassin's Creed Mirage invece risulta anacronistica, con una recitazione al di sotto delle aspettative e anche rispetto alla recente trilogia RPG del brand, in linea generale oltre al prezzo di lancio più basso del solito si percepiscono dei valori produttivi minori sia nel motion capture che nella qualità delle animazioni durante le fasi action con Basim.

Gameplay

Il gameplay di Assassin's Creed Mirage è un omaggio al passato del franchise, specialmente al primo capitolo con Altair, questo ritorno ai fasti di un tempo ha generato sia aspetti positivi che negativi.

Le meccaniche stealth ad esempio mi hanno piacevolmente sorpreso, sono preponderanti e hanno una maggiore importanza rispetto ai recenti capitoli, vista l'assenza dei livelli e la possibilità di equipaggiare diversi gadget pensati per le fasi furtive, nonostante l'abilità della Prontezza dell'Assassino finisce per abbassare notevolmente il livello di sfida.

Questo potere che si può potenziare durante l'avventura, permette dopo i vari upgrade di eliminare fino a cinque nemici contemporaneamente una volta che sono stati marchiati.

Ritorna poi anche il parkour, che fa tornare quelle entusiasmanti corse sui tetti e con salti spettacolari, mentre le scalate non sono più libere come nella recente trilogia, ma bisogna comprendere dove aggrapparsi e anche in questo caso si notano animazioni non sempre convincenti.

Per ciò che concerne il combat system ci sono diverse considerazioni da fare, si tratta di un sistema di combattimento molto basilare e troppo fedele al passato del franchise, per quanto gli ultimi Assassin's Creed hanno diviso il pubblico per la presenza dei livelli, bisogna constatare gli evidenti miglioramenti a livello ludico rispetto ai primi capitoli della saga.

Assassin's Creed Mirage sotto questo punto di vista è un passo indietro, da un lato questa pecca pesa meno visto il maggior focus sullo stealth ma d'altro canto capiterà spesso di affrontare diversi nemici e oltre ad un'intelligenza artificiale troppo superficiale, il sistema di combattimento convince poco per un sistema di parry con una finestra troppo ampia e una progressione delle abilità relative alle fasi action fin troppo scarna.

Open world e missioni secondarie

Nel videogioco di Ubisoft la struttura open world è molto più contenuta rispetto alla mappa immensa di Assassin's Creed Odissey e Valhalla, infatti con Basim l'esplorazione è legata al centro di Bagdad e i dintorni con le zone più desertiche.

Il level design del centro di Bagdad riesce a convincere, l'open world non presenta una miriade di attività collaterali ma non restituisce nemmeno la sensazione di una mappa inutilmente vuota.

Per ciò che concerne le missioni secondarie non aspettatevi una grande complessità, i contratti sono per lo più attività opzionali legate all'uccisione di un nemico dopo un'infiltrazione oppure lo scopo è quello di rubare un oggetto dentro un edificio con diversi avversari nelle zone limitrofe.

Sono più efficaci invece le storie di Bagdad, purtroppo ne sono presenti solamente sei e non sono side quest troppo longeve, ma risultano piacevoli per una scrittura sicuramente più efficace delle attività più collaterali.

Le missioni opzionali sono comunque utili per completare l'albero delle abilità che si divide in tre diversi rami: uno legato allo stealth, l'altro riguarda il sistema di combattimento e infine le abilità della fedele aquila per perlustrare la zona.

Inoltre completando le attività è possibile potenziare i gadget a disposizione, oppure acquisire monete per azzerare lo stato di notorietà nella zona, anche se ad onor del vero si possono anche strappare le pagine da ricercato senza dover spendere denaro.

Prestazioni tecniche

Assassin's Creed Mirage è un titolo cross gen, si nota sulla modellazione poligonale dei protagonisti e in linea generale convincono poco alcuni dettagli come il fuoco, dove invece si nota una maggior pulizia generale è nella qualità delle ambientazioni, complice anche le dimensioni più ridotte della mappa.

La direzione artistica della produzione è senza dubbio uno dei maggiori pregi del titolo Ubisoft, come consuetudine per i videogiochi dell'azienda francese la qualità nel ricreare le ambientazioni anche su Assassin's Creed Mirage si conferma un aspetto convincente come nel passato del franchise.

Per ciò che riguarda le Modalità Grafiche su Xbox Series X (versione testata), ne sono presenti due diverse: quella relativa ai 60 FPS con una risoluzione upscalata e l'altra che predilige la qualità con i 4k nativi e 30 FPS.

Il titolo non presenta problemi di ottimizzazione, fatta eccezione per un paio di crash avvenuti sempre durante la stessa missione, mentre sfrutta poco le feature next-gen dei nuovi hardware: ad esempio i caricamenti sulla console premium di Microsoft non sono così immediati come abbiamo visto in altre produzioni recenti.

Assassin's Creed Mirage come d'abitudine per i titoli del franchise è doppiato in italiano, non tutte le voci sono convincenti, da un lato è eccezionale la voce di Claudio Moneta nei panni di Basim, mentre altri comprimari sono meno azzecati del previsto.

La colonna sonora rimane iconica e in alcuni momenti della Main Quest fa capolino, tuttavia è evidente che c'è una poca varietà di brani all'interno della produzione.

Sul fronte longevità, Assassin's Creed Mirage come detto antecedentemente è un'esperienza più contenuta rispetto alla recente trilogia, nel mio caso ho completato l'avventura con tutte le sei storie di Bagdad e una manciata di contratti in circa 17 ore di gioco, la durata può aumentare fino alle 25 ore concludendo tutte le attività opzionali.

  • Ore di gioco: 17
  • Versione: Xbox Series X
Assassin's Creed Mirage è un ritorno alle origini con alcuni pro e diversi contro, da un lato le meccaniche stealth e la direzione artistica sono tra i pregi della produzione, ma i diversi gadget tendono a facilitare troppo le fasi furtive e in linea generale il sistema di combattimento e le animazioni risultano anacronistiche per un videogioco del 2023.

Inoltre la regia e in generale la recitazione sono un passo indietro anche rispetto al recente Assassin's Creed Valhalla, la trilogia RPG infatti pur con i suoi problemi, risulta più ambiziosa rispetto al nuovo capitolo della serie.

In definitiva, Assassin's Creed Mirage è un videogioco consigliato specialmente ai fan dei primi titoli della serie, considerando però che è a tutti gli effetti un capitolo di transizione in attesa di Codename Red, il prossimo titolo del franchise ambientato in Oriente.

Voto 7,2

Pro

Ritornano le meccaniche stealth in maniera convincente...


Ambientazioni curate e ottima direzione artistica

Contro

.... Ma i troppi gadget e l'ia sottotono tendono a rendere il videogioco troppo semplice 

Combat system troppo basilare e animazioni poco riuscite

Regia e recitazione un pò anacronistiche

Comparto tecnico limitato sotto diversi aspetti



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