Avatar Frontiers of Pandora: Massive nell'universo creato da James Cameron- la recensione

15.12.2023

Avatar Frontiers of Pandora è il nuovo videogioco sviluppato da Massive, team noto per aver rilasciato sul mercato i due capitoli di The Division.

Il nuovo titolo ambientato nell'universo creato da James Cameron è sicuramente il più videogioco più importante nel mese di dicembre, storicamente un periodo per stare lontano dalle grandi uscite autunnale e in questo 2023 il mese di ottobre è stato uno dei più ricchi di uscite degli ultimi anni.

Trama

La trama di Avatar Frontiers of Pandora è collocata temporalmente tra il primo film e il più recente Avatar La via dell'Acqua, rimane però un'avventura inedita e per quanto sia consigliabile recuperare le due pellicole, si tratta di un'esperienza slegata dal racconto cinematografico.

Il protagonista dell'avventura, personalizzabile sia sul genere che nelle fattezze, è un orfano Na'vi, la quale è stato addestrato in una struttura RDA, un programma militare per creare soldati invincibili.

Il villain dell'avventura è proprio il direttore John Mercer che ordina di eliminare il programma e uccidere i membri più giovani, da qui inizia il racconto di Avatar Frontiers of Pandora che sicuramente non brilla per originalità e per una grande qualità nella scrittura.

Durante la storyline capiterà di svolgere incarichi per le varie tribù a cui il protagonista si allea per combattere l'RDA, da un certo punto di vista il racconto può ricordare quello di Jake Sully, tuttavia si sente per gran parte dell'avventura la mancanza di più villain temibili, visto che John Mercer è un boss poco appariscente che vedremo all'inizio della storyline e verso le fasi conclusive.

Inoltre un aspetto abbastanza anacronistico di Avatar Frontiers of Pandora è la struttura delle missioni, perlopiù si trattano di avamposti da liberare, distruzioni di barili infiammabili e un certo abuso di ondate di nemici in ambienti molto stretti.

Open world e gameplay

Nonostante questa linearità all'interno delle quest principali, il videogioco sviluppato da Massive è un open world molto libero nell'esplorazione e mai troppo guidata rispetto ad altri videogiochi a mondo aperto del team francese.

Inizialmente infatti può destabilizzare e crea anche un minimo di frustrazione, avanzando invece si comprende al meglio il mondo di Pandora e specialmente una volta sbloccato l'Ikran per muoversi in volo la situazione cambia notevolmente.

Uno dei fattori infatti che rendono le prime ore decisamente frustranti è la mancanza di un "mezzo di trasporto", l'esplorazione a piedi vista la dimensione della mappa è decisamente sconsigliata e purtroppo per sbloccare l'Ikran, ho accumulato circa 7-8 ore di gioco.

Per ciò che concerne l'open world, Avatar Frontiers of Pandora non si discosta troppo dai più recenti Far Cry 6 e Assassin's Creed Valhalla, una mappa di dimensione enorme ma con l'aggravante che rispetto ai due titoli citati c'è una penuria di attività nei tre biomi esplorabili, infatti se è vero che sono presenti strutture RDA da liberare e alcune missioni secondarie, non siamo comunque di fronte ad un videogioco così ricco di quest da giustificare una mappa così spropositata.

Le stesse side quest che possiamo trovare nei nostri accampamenti non brillano per inventiva, fatta eccezione per pochissime missioni secondarie molto brevi e particolarmente narrative, le altre risultano molto dimenticabili.

La situazione in Avatar Frontiers of Pandora cambia drasticamente nel momento in cui imbracciamo un'arma da fuoco o un arco, il gunplay del titolo è sicuramente tra i punti di forza della produzione, in tal senso si nota l'esperienza del team di sviluppo con il franchise di The Division, nonostante in questo caso parliamo di uno shooter in soggettiva.

Nel titolo sono presenti anche sezioni platform un pò impacciate, delle meccaniche di hacking molto basilari per sbloccare porte o interruttori ricordando da vicino Watch Dogs ed essendo un videogioco in prima persona ci sono delle similitudini anche con Far Cry.

La differenza però con la saga appena citata è che in Avatar Frontiers of Pandora le meccaniche stealth sono molto più limitate, si sente la mancanza di poter uccidere un nemico in maniera furtiva, infatti l'unico modo per non farsi notare è eliminare con una freccia in testa un nemico, ma rimane una situazione molto al limite e in alcuni casi si sente la mancanza di una certa libertà di approccio.

Un argomento infatti che farà discutere è la difficoltà, già a livello standard ci troviamo di fronte ad un videogioco impegnativo e spesso mal bilanciato, considerando che si tratta di un titolo molto pop, risulta una scelta molto discutibile nella fruizione dell'esperienza.

Bisogna poi considerare che Avatar Frontiers of Pandora presenta una componente da gioco di ruolo e anche survival, le missioni hanno un livello e si può cambiare equipaggiamento e armi, lo sblocco di quest'ultime è possibile completando attività e favori per i clan, spesso rimane poco chiara la zona dove raccogliere questi materiali vista la mancanza di obiettivi e segnalini nella mappa.

Inoltre sono presenti diversi rami di abilità, legati alle varie componenti presenti nel gioco, comprese le meccaniche survival, le abilità nelle sparatorie e il volo con l'Ikran, dove in alcuni casi si può anche combattere mentre siamo in aria.

Una piccola menzione la merita anche la coop, proprio come in Far Cry si può giocare con un amico online ed a prescindere dalla piattaforma, visto che il videogioco supporta il cross-play, inoltre è possibile mantenere i progressi per entrambi i giocatori nella partita.

Ambientazione e prestazioni tecniche

Avatar Frontiers of Pandora è ambientato in tre diversi biomi, l'ambientazione e la direzione artistica della produzione sono tra i maggiori punti di forza della produzione, ci troviamo di fronte ad una qualità eccelsa, grazie anche ad un comparto tecnico sicuramente riuscito sia nei modelli poligonali dei personaggi che nella vegetazione.

Il titolo presenta poi due diverse Modalità Grafiche, che  si possono switchare in qualsiasi momento: la classica relativa alla Risoluzione con i 30 FPS e la Modalità Prestazioni con i 60 FPS che vista la dinamicità delle sparatorie rimane consigliata.

Nel mio caso ho cercato di alternare le Modalità a seconda delle situazioni di gioco, in alcuni casi si nota qualche calo di frame rate nei momenti più concitati, non si tratta mai di una situazione persistente e vista l'uscita recente su Xbox Series X (versione testata) il titolo supera la prova dell'ottimizzazione.

Per ciò che concerne il doppiaggio, al contrario di tante produzioni Ubisoft manca la nostra lingua nelle voci, ma è localizzato con dei sottotitoli che si possono anche ingrandire, in inglese si tratta comunque di un lavoro buono ma che non definirei eccelso in tutte le voci principali del gioco.

Il comparto sonoro invece risulta di buon livello durante le sparatorie, così come mi sento di premiare le soundtrack disponibili, nonostante non sono presenti un numero cosi vasto di brani.

Sul fronte longevità ho completato Avatar Frontiers of Pandora in circa 30 ore di gioco, tralasciando comunque alcune missioni secondarie e una manciata di abilità degli Antenati (poteri relativi al nostro Na'vi da sbloccare), sicuramente il problema della produzione non è la durata ma nella ridondanza di attività opzionali.

  • Ore di gioco: 30
  • Versione: Xbox Series X
Avatar Frontiers of Pandora è un videogioco che vive di luci e ombre, da un lato la produzione di Massive convince per le ambientazioni presenti e lo shooting è molto solido come d'abitudine per le produzioni del team, tuttavia la trama risulta poco avvincente e la struttura delle quest è molto sottotono.

Lo stesso open world presenta una mappa mastodontica ma con attività opzionali poco ispirate nella maggior parte dei casi, discorso è il diverso per il comparto tecnico molto più a fuoco rispetto a produzioni Ubisoft recenti.

In definitiva, Avatar Frontiers of Pandora è un titolo consigliato prettamente ai fan dell'universo di Cameron, le premesse erano interessanti ma eredita alcuni difetti storici delle produzioni dell'azienda francese.

Voto 7,1

Pro

Ambientazione particolarmente ispirata e comparto tecnico solido

Gunplay frenetico e piacevole

Contro

Trama poco avvincente


Struttura delle missioni antiquata

Open world con troppe attività opzionali poco ispirate

Bilanciamento della difficoltà rivedibile



Pagina Instagram: https://www.instagram.com/asimple_gamer/

Canale YouTube: https://www.youtube.com/channel/UCZulpGdZFfEeWVln5-Zw7DA





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