Death Stranding 2 On the Beach: la nuova missione di Sam Porter Bridges- la recensione

09.07.2025

Death Stranding 2: On the Beach è il sequel del videogioco sviluppato da Kojima Productions nel 2019, tra i titoli che più hanno diviso critica e utenza nella scorsa generazione (qui la recensione del primo capitolo).

La nuova opera di Hideo Kojima arriva sul mercato con una consapevolezza diversa, visto che si tratta di un sequel a tutti gli effetti, infatti il gameplay di Death Stranding 2: On the Beach non snatura la formula delle consegne, tuttavia la curiosità maggiore per chi aveva concluso il predecessore era sulla narrativa abbastanza autoconclusiva dopo aver riconnesso l'America.

Lo slogan di questo sequel è proprio "Should we have connected", Avremmo dovuto riconnetterci?, sollevando degli interrogativi sulle conseguenze della connessione umana nel contesto del mondo e di Death Stranding 2.

L'avventura è ambientata undici mesi dopo gli avvenimenti del primo Death Stranding, Sam Porter Bridges riparte con la richiesta di Fragile di connettere l'Australia dopo un tragico evento che ha colpito il protagonista, queste sono le premesse narrative del sequel sviluppato da Kojima Productions.


  • Ore di gioco: 40
  • Versione PlayStation 5

Death Stranding 2: On the Beach è un sequel conservativo nella formula delle consegne aggiungendo dopo poche ore i veicoli e i gadget già presenti nel predecessore, propone alcune situazioni già presenti nella Main quest del primo Death Stranding sia in alcuni personaggi come Neil interpretato da Luca Marinelli la quale ricorda fin troppo Cliff Hunger che in alcune missioni principali nelle zone innevate, che risultano molto simili a quelle già viste nel 2019.

Per ciò che concerne la componente action con i nemici umani è stata decisamente migliorata, senza raggiungere le vette dell'intelligenza artificiale nemica di Metal Gear Solid V The Phantom Pain, le fasi stealth e lo shooting sono più rifinite e appaganti, pur essendo più presenti ma mai preponderanti nell'esperienza, mentre le boss fight rimangono imperfette e troppo ancorate al passato, con poche variazioni rispetto al predecessore.

Il comparto tecnico e la regia sono invece degli elementi di pregio con quel gioiello di motore grafico del Decima Engine, motore proprietario di Guerrilla già ammirato nei due Horizon e nel primo Death Stranding, ma qui raggiunge vette inesplorate in questa generazione, così come la recitazione dei vari protagonisti è sublime con l'aggiunta di nuovi attori noti nel cast come Elle Fanning.

La narrativa invece è stato un elemento più altalenante del predecessore, con cutscene più snellite ma con un'efficacia della storyline con più alti e bassi del previsto condiversi retcon narrativi, pur rimanendo d'impatto nell'ultimo terzo dell'avventura.

In definitiva Death Stranding 2: On the Beach è un sequel che inevitabilmente divide a metà per motivi differenti del primo capitolo, si tratta comunque di una delle esperienze più importanti di questo 2025 con l'alternanza di vette qualitative e alcune debolezze presenti.

Voto 8,1

Pro

Regia e recitazione di grande qualità

Tecnicamente una delle vette della current gen

Componente action migliorata sia nelle dinamiche stealth che nelle fasi di shooting

Contro

Narrativa altalenante e con alcune forzature pur con una parte finale d'impatto

Le boss fight risultano poco riuscite e un reskin del primo capitolo

Alcune situazioni non offrono particolari novità e ricordano fin troppo il primo Death Stranding





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