Deathloop: giorni di eterni loop temporali- la recensione

04.06.2022

Arkane Studios è uno dei team più creativi nell'industria dei videogame e dopo l'esperienza acquisita con la saga di Dishonored e il reboot di Prey, questa volta gli sviluppatori si sono cimentati in una nuova proprietà intellettuale: Deathloop, un titolo che si presenta come la summa dei migliori titoli di Arkane.

Inoltre la curiosità per il nuovo videogioco del team di sviluppo francese era principalmente legata all'idea del loop temporale e di come poteva venire sviluppata un'idea sicuramente interessante, sia sul fronte narrativo che sul gameplay.

Trama

Colt è il protagonista di Deathloop, un protagonista caratterizzato in maniera ottima che ha il compito di spezzare il loop uccidendo tutti i 7 visionari per arrivare a Julianna, una ragazza che ha dei conti in sospeso con Colt e interagisce spesso con lui attraverso una trasmittente.

La trama dell'ultima opera di Arkane può risultare molto vaga nelle battute iniziali, comprendere l'identità di Julianna e come si lega a Colt è una delle prime domande da porsi durante l'avventura e perchè dopo ogni morte Colt si ritrova da solo nella spiaggia di Black Reef?

Sono tutte risposte che proseguendo nella storyline verrano svelate e in alcuni casi anche in maniera originale, ho anche apprezzato la scelta di inserire cinematiche animate particolarmente azzeccata per lo stile narrativo di Deathloop.

Inoltre scoprire come sono legati i vari Eternalisti è fondamentale per poter progredire nel gioco, il titolo infatti è una sorta di thriller investigativo e tramite le informazioni acquisite riusciremo a capire come spezzare il loop.

Rimane un pò la sensazione che alcuni Visionari potevano essere approfonditi maggiormente sul fronte narrativo e i vari finali presenti nel gioco sono abbastanza anticlimatici.

Ciò che invece risulta veramente convincente in Deathloop è l'atmosfera da spy-thriller e le varie investigazioni per cercare di spezzare il loop, la narrativa ambientale in questo caso è fondamentale per venire a capo dei tasselli per cercare di ricostruire il puzzle e nonostante il gioco non presenta una linea guida su come agire, in ogni momento della giornata è possibile comprendere in quale distretto agire e tramite i menù del gioco vedere gli indizi dei Visionari sbloccati.

La giornata è divisa in quattro fasce orarie (mattina, mezzogiorno, pomeriggio e sera) e l'isola di Black Reef ha quattro quartieri differenti, quando si esplora una zona il tempo non scorre e si possono completare le indagini senza alcuna fretta, ma in caso di morte la giornata ricomincia e si perde l'equipaggiamento che non si è infuso in maniera permanente.

Nel gioco è quindi presente una componente Roguelike, ma è relativa principalmente all'equipaggiamento e alle tavolette dei Visionari (i potenziamenti come la traslazione o l'invisibilità lasciati dagli Eternalisti uccisi temporaneamente), ma per ovviare al problema si può utilizzare la valuta presente nel gioco per acquistare in maniera perenne le armi o abilità specifiche, usufruibili anche in caso di morte di Colt.

Per ciò che riguarda le informazioni acquisite rimarranno nella mente di Colt  una volta acquisite e la morte con conseguente "ritorno alla spiaggia" non fa ripartire da capo la progressione come accade in videogiochi che appartengono al genere dei roguelike-lite come Returnal (qui la recensione) ad esempio.

Gameplay

Il gameplay di Deathloop ricalca l'esperienza passata di Arkane Studios, le similitudini con Dishonored sono abbastanza evidenti e in un certo la sensazione di dejà-vu è presente, specialmente per ciò che riguarda le fasi stealth ben riuscite e le abilità come la traslazione che permettono di teletrasportarci proprio come avveniva nei panni di di Emily Kaldwin nel secondo capitolo di Dishonored.

Tuttavia in Deathloop lo shooting è una componente non così secondaria come avveniva nella saga steampunk, in linea generale le sparatorie risultano poco ispirate a causa di un gunplay non così soddisfacente, la situazione cambia leggermente sbloccando nuove armi, ma questo mix tra stealth e shooting mette in evidenza la maggior debolezza del gioco: l'intelligenza artificiale.

Il comportamento dei nemici risulta ancorato alla vecchia generazione di console e anzi facendo anche un paragone con le precedenti opere di Arkane c'è stato un passo indietro, da un lato sono consapevole che rendere troppo complesse le scene d'azione significava veder ricominciare il loop diverse volte ed aumentare di conseguenza la frustrazione, ma questo difetto tende a spezzare l'immersione in svariati casi.

Inoltre le aree molto estese pullulano di nemici, quindi in un certo senso Arkane ha deciso di utilizzare la strada più facile per aumentare il livello di sfida, ciò detto si sarebbe potuto optare per un numero più limitato di nemici e un comportamento più all'avanguardia dell'intelligenza artificiale, specialmente se consideriamo che Deathloop è a tutti gli effetti un gioco uscito solamente su next-gen.

Un pregio che si conferma e tipico delle produzioni di Arkane è la libertà di approccio, utilizzare i poteri per contrastare i nemici, liberare le aree di gioco in maniera totalmente furtiva è possibile, così come farsi strada utilizzando le armi da fuoco, in questo senso Deathloop lascia in mano al giocatore la scelta di come agire, seppur come detto antecedentemente lo shooting rimane l'aspetto meno del gameplay.

Sul fronte del level design, Deathloop riesce ad offrire soluzioni spesso convincenti, ma proprio per la sua struttura legata al loop temporale non può vantare una varietà di livelli paragonabili ad altri immersive sim rilasciati negli ultimi anni.

Nel gioco non mancano nemmeno missioni secondarie legate ad armi rare, in Deathloop ci sono tanti segreti da scoprire, come ad esempio delle cassaforti da aprire in momenti specifici della giornata.

Oltre ai nemici che incontriamo nella mappa di gioco, Arkane ha inserito anche un multiplayer con Julianna guidata da un giocatore online che può invaderci e complicare la situazione, chiudendo le gallerie per fuggire dalla zona, mentre nel caso in cui ci sbarazziamo dell'antagonista sbloccheremo piastrine rare e residuo da utilizzare per potenziare Colt.

Rimane in mano al giocatore la scelta se giocare offline oppure con questa modalità che aggiunge una sfida ulteriore nel gioco, nulla vi vieta di giocare senza multiplayer e in generale l'esperienza non cambia molto.

Per precisione anche nella modalità offline potete essere invasi da una Julianna guidata dall'intelligenza artificiale e ovviamente questo accade quando si allertano troppi nemici.

Nella mia prova ho testato anche la modalità nei panni di Julianna, si tratta sicuramente di un buon espediente per allungare la longevità di Deathloop, rimane però molto meno coinvolgente e più accessoria rispetto all'avventura di Colt.

Ambientazione  e prestazioni tecniche

Come specificato sopra, Deathloop è ambientato nell'isola di Black Reef che si divide in quattro distretti: Updam, il Complesso, Fristad Rock e Karl's Bay.

A seconda della fascia oraria cambia anche il clima nei singoli distretti, ad esempio il pomeriggio potete trovare la neve a Fristad Rock, tuttavia proprio per la sua struttura peculiare Deathloop soffre di una poca varietà di ambientazioni, andare in periodi diversi della giornata non propone luoghi differenti o situazioni di gameplay in cui l'approccio con i nemici cambia.

Ciò che invece rende Deathloop riconoscibile è lo stile retro' e l'ispirazione legata ad opere cinematografiche ambientate negli anni '60, l'atmosfera che si respira nel titolo di Arkane è quella dei classici film thriller di spionaggio.

Per ciò che riguarda il comparto tecnico, il titolo di Arkane nonostante il rilascio solo su PlayStation 5 e PC (dovrebbe arrivare nei prossimi mesi su Xbox Series S e X), presenta i soliti limiti delle produzioni del team francese, la vegetazione non convince particolarmente e la gestione delle ombre è particolarmente altalenante.

La situazione è sicuramente migliore sulla qualità degli effetti particellari, inoltre su PlayStation 5 (versione che ho testato), il titolo presenta tre diverse modalità grafiche: Perfomance Mode, Quality Mode e Ray-Tracing Mode.

Nel primo caso i 60FPS sono granitici rinunciando però ad una maggior pulizia visiva, discorso differente per la Quality Mode dove Deathloop offre una qualità dell'immagine superiore ma anche se punta ai 60FPS il frame rate cala in vari momenti, mentre la Ray-Tracing Mode garantisce la risoluzione maggiore e il Ray-Tracing, feature che in Deathloop non convince particolarmente, scendendo comunque a compromessi sul frame rate che scende a 30, ma senza cali come nella Quality Mode.

In Deathloop meritano un capitolo a parte anche le feature di PlayStation 5: il Dualsense sfrutta il feedback aptico con i passi di Colt che si percepiscono specialmente nei momenti in cui il protagonista si muove in maniera rapida, ottimo anche il supporto ai grilletti adattivi con le armi differenti, seppur non tutte riescono a convincere alla stessa maniera.

I caricamenti deludono un pò vista l'uscita next-gen e facendo un paragone con produzioni recenti come Returnal e Ratchet and Clank: Rift Apart (qui la recensione), il titolo di Arkane non riesce a sfruttare l'SSD allo stesso modo.

Ottima invece la colonna sonora del titolo, presente nei momenti più d'impatto dell'avventura e anche il lavoro sull'audio design è di buon livello, impreziosito anche dal supporto all'audio 3D.

Sul fronte longevità, ho completato Deathloop in circa 20 ore di gioco, la durata nel titolo di Arkane è sicuramente soggettiva vista la presenza della fase di investigazione, ma in linea generale difficilmente si può terminare il videogioco in meno di 15 ore.

Deathloop riprende ciò che abbiamo visto nel passato di Arkane e centra in pieno alcuni elementi come la fase di investigazione e lo stile retro da anni '60.

La libertà di approccio è sicuramente uno dei pregi dell'azienda francese e anche in Deathloop convince con alcune abilità riprese da Dishonored come la Traslazione, Il titolo pecca però in alcuni aspetti legati alle fasi di shooting non così riuscite e ad un'intelligenza artificiale particolarmente deficitaria.

Il comparto tecnico nonostante l'uscita next-gen presenta alcune imperfezioni e ci si poteva aspettare qualcosa di più da un titolo che decide di lasciare indietro l'ormai old-gen.

Deathloop non è probabilmente la miglior opera di Arkane, ma un titolo particolarmente originale e un'esperienza che si discosta da altre produzioni moderne,  capire come spezzare il loop temporale può spiazzare inizialmente il giocatore, ma una volta uniti i tasselli il videogioco riesce a convincere, seppur non sia esente da pecche.

Voto 7,7

Pro

Fasi di investigazione molto originali

Ottima libertà di approccio....

Atmosfera da spy-thriller anni '60 veramente riuscita

Contro

Intelligenza artificiale deficitaria

.... ma le fasi di shooting convincono poco

Comparto tecnico altalenante

Poca varietà di ambientazioni


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