Giochi della decade: Top 5 2015

07.03.2020

Dopo un 2014 un po' sottotono come line-up, il 2015 segna il primo anno importante dell'ottava generazione dei videogiochi.

Tra le novità più importanti annunciate all'E3 c'è sicuramente la retrocompatibilità di Xbox One con i giochi Xbox 360, per l'occasione è stato mostrato Mass Effect girare sull'attuale console del colosso di Redmond.

Inoltre Microsoft ha presentato un nuovo pad chiamato Elite Controller, il joypad migliora l'esperienza specialmente nei titoli racing e sparatutto.

Mentre Sony durante il Games Developer Conference ha mostrato un prototipo di PlayStation VR molto simile alla versione finale e ha svelato la finestra di lancio per la seconda metà del 2016.

Prima di passare alla mia top 5, premetto che nel 2015 sono presenti tre titoli in classifica già presenti nella mia top ten della decade, quindi ne parlerò in maniera meno dettagliata ma approfondirò alcune menzioni d'onore.

Tra i giochi più importanti del 2015 c'è sicuramente Bloodborne, souls-like di From Software e una delle esclusive più amate su PlayStation, Fallout 4 titolo candidato al Game of the Year ma che non è risultato iconico come il terzo capitolo, Super Mario Maker plaform a scorrimento in esclusiva su Wii U, Dying Light, survival-horror in soggettiva molto apprezzato e Star Wars Battlefront, shooter in prima persona nell'universo di Guerre Stellari.

Nintendo sforna nel 2015 uno shooter in terza persona molto interessante come Splatoon e Xenoblade Chronicles X, gioco di ruolo giapponese in esclusiva su Wii U.

Meritano una menzione giochi più di nicchia come Undertale, RPG con veduta area in cui vestiamo i panni di un bambino e Her Story, film interattivo scritto dall'autore di Silent Hill: Shattered Memories che ha ricevuto vari apprezzamenti e candidature ai Game Awards.

Tuttavia oltre queste menzioni ci sono titoli che hanno lottato per entrare nella mia top 5 dell'anno, come Until Dawn, l'esclusiva PlayStation 4 abbraccia il genere degli interactive drama nel mondo dei survival-horror, ottimo il sistema di scelte e il fattore rigiocabilità del titolo,mentre la trama risulta abbastanza banale e poco originale ma con un'ottima recitazione di attori noti come il premio oscar Rami Malek.

Assassin's Creed Syndicate è ambientato a Londra, il titolo ci mette nei panni di due fratelli: Jacob ed Evie Frye, la storia principale non l'ho trovata tra le migliori della serie. Mentre a livello ludico sono presenti varie novità, tra cui il gadget lanciacorde che permette di muoversi in maniera più veloce tra i palazzi della capitale inglese. Non manca una buona varietà nelle side quest, ma permangono alcuni difetti noti come l'intelligenza artificiale.

Forza Motorsport 6 è stato un passo avanti dopo il quinto capitolo uscito al lancio di Xbox One, il racing simulativo aggiunge molti più contenuti rispetto al predecessore con un modello di fisica dei veicoli totalmente rinnovato con l'aggiunta della pioggia e alcune gare notturne, seppur sono limitate ad alcuni tracciati.

The Order: 1886 ha diviso pubblico e critica, ho apprezzato l'ambientazione della Londra vittoriana e il comparto grafico molto affascinante, tuttavia ci sono state delle pecche, tra cui la poca longevità della trama e un gameplay a due facce: da un lato la buona varietà di armi ricreate per il periodo storico, mentre come TPS risulta abbastanza legato e poco dinamico nelle fasi di shooting.

Halo 5: Guardians è stato criticato aspramente dai fan della serie, tuttavia lo ritengo un'ottimo capitolo del franchise, ma ho preferito sicuramente Halo 4.

Nella campagna di Halo 5: Guardians è presente un nuovo protagonista: Spartan Locke che guideremo in varie missioni della campagna alternandolo con Master Chief, tuttavia la potenza della storyline risulta a volte scontata e non sempre di livello altissimo. Il multiplayer è probabilmente il più completo della serie, con varie modalità e un gameplay sempre più ricco di novità e ben riuscito.


Come ultima menzione vorrei parlare di Metal Gear Solid V: The Phantom Pain, un titolo molto longevo e il primo open world della serie sviluppata da Konami.

La regia, il comparto tecnico e quello sonoro è di livello altissimo, mentre la scelta di strutturare il gioco in un mondo più aperto non ha giovato alla narrativa di The Phantom Pain, che risulta eccessivamente diluita specialmente nella seconda parte dell'avventura, nonostante un prologo e un finale memorabili.

Il gameplay offre una grande libertà di approccio e varietà su come affrontare le varie missioni, tuttavia i menù e la mappatura dei comandi li ho trovati poco intuitivi.


Fatte le dovute premesse, posso illustrarvi la mia top 5 del 2015.




5)Rise of the Tomb Raider

Rise of the Tomb Raider è il secondo capitolo della nuova trilogia di Lara Croft e il mio preferito tra i tre del franchise.

Il gioco è ambientato in Siberia, ho gradito molto il luogo dove si svolge l'intera avventura.

Tra le principali novità c'è una struttura più aperta rispetto al predecessore e una costruzione migliore delle varie tombe presenti nel titolo, con Rise of the Tomb Raider il team di sviluppo ha voluto dare una maggiore identità al gioco.

Il gameplay si presenta come un TPS con meccaniche stealth, forse tra i pochi difetti della produzione ci sono fasi di shooting troppo scolastiche e un'intelligenza artificiale poco evoluta.

Tuttavia tra i maggiori pregi del titolo c'è sicuramente un'esplorazione che dona respiro al giocatore e risulta ben amalgamata con la storyline principale, quest'ultima è funzionale e ben riuscita, nonostante non sia cosi originale specialmente per il genere a cui appartiene.

In definitiva considero Rise of the Tomb Raider uno dei migliori action-adventure degli ultimi anni e meritevole di essere inserito nella mia top 5 dell'anno.


4)Batman: Arkham Knight

Batman Arkham Knight è l'ultimo titolo della trilogia sviluppata da Rocksteady e dal mio punto di vista il gioco più completo della serie.

Il capitolo finale non delude le aspettative, offrendo un'ottima longevità con una grande varietà di missioni secondarie e una main quest di altissimo livello sul fronte narrativo.

Su quest'ultimo punto Rocksteady ha fatto centro, grazie a una regia impeccabile e dei dialoghi sempre incalzanti con vari colpi di scena memorabili.

Mentre il gameplay di Batman Arkham Knight è ancora più stratificato e riuscito rispetto all'ottimo Arkham City: lo stealth è ben fatto e la possibilità di usare i vari gadget  rendono la parte ludica molto varia. Per quanto riguarda invece il combat system è ancora oggi uno dei miei preferiti, il Free Flow è praticamente perfetto e il giocatore può creare le varie combo in cui lo rendono spettacolare da vedere.

Forse una delle poche pecche riguarda la guida della Batmobile, aggiunta sicuramente piacevole per permettere al giocatore di muoversi in maniera più rapida nell'open world di Arkham Knight, ma a volte risulta abbastanza complessa e poco gestibile nei vari scontri nella famosa auto del Cavaliere Oscuro.

 Il comparto grafico è eccellente, Gotham City è curata nel minimo dettaglio e dona una grande immersività al giocatore.

La quarta posizione di Batman Arkham Knight è una delle più bugiarde nelle mie classifiche, semplicemente ai primi tre posti ci sono giochi presenti nella mia top ten del decennio.


3)Ori and the Blind Forest

Vi ho già parlato di Ori and the Blind Forest come per le prime due posizioni in classifica, quindi farò un breve riassunto su ciò che ne penso.

Il platform in 2D sviluppato da Moon Studios mi ha letteralmente stregato grazie alla sua atmosfera fiabesca, uno dei metroidvania migliori che abbia mai giocato.

Ottimo il livello di sfida e il gameplay, una delle migliori esclusive Xbox One di questa generazione e a breve sarà disponibile Ori and the Will of the Wisps, il sequel che è uno dei giochi più attesi da me in questo 2020, probabilmente approfondirò qualcosa in seguito.


2)Life is Strange

Life is Strange è stato un turbinio di emozioni, il gioco che abbraccia il genere degli interactive drama mi ha intrattenuto fin dall'inizio grazie a una potenza narrativa e una caratterizzazione dei personaggi ben definita.

Lo ritengo ancora il migliore nel suo genere, nonostante abbia giocato vari titoli in questi ultimi anni.

Uno dei punti a favore per me sono sempre state le tematiche affrontate e come Dontnod sia riuscito a narrare le vicende in maniera ottima.

Ho trovato ben riuscito anche l'uso del riavvolgimento del tempo nel gameplay azzeccato al contesto degli interactive drama.


1)The Witcher 3: Wild Hunt

The Witcher 3: Wild Hunt è il gioco che più di tutti ha segnato il mio 2015, il titolo mi ha dato l'occasione di approcciarmi a un genere poco vicino ai miei gusti videoludici.

L'open world di CD Project RED è uno dei migliori di questo decennio e la grande qualità narrativa sia nella main quest che nelle secondarie mi fanno elevare The Witcher 3 tra i migliori titoli di questa decade.

Nonostante il combat system non sia tra i migliori, il gioco sviluppato da CD Project RED è il mio gioco dell'anno e ancora oggi The Witcher 3 rimane il gioco con più premi vinti nella storia dei videogame con oltre 800 statuette.

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