Pentiment: la nuova avventura medievale di Obsidian- la recensione

29.11.2022

Pentiment è la nuova produzione targata Obsidian, il titolo è esclusiva Microsoft e dopo essere stato annunciato allo scorso Showcase di giugno è finalmente sul mercato.

Il videogioco è diretto da Josh Sawyer e sviluppato da sole 13 persone, si tratta di un' avventura testuale con una forte componente investigativa, ma fin dal suo annuncio mi aveva colpito particolarmente per la direzione artistica che ricorda Inkulinati, titolo annunciato diverso tempo fa ma che appartiene al genere degli strategici a turni.

Trama

Pentiment è ambientato nel fittizio villaggio di Tassen, ai tempi del Medioevo dove vestiamo i panni di Andreas Maler: miniaturista nello scriptorium dell'Abbazia della cittadina tedesca.

Tramite i primi dialoghi del gioco possiamo decidere le origini del protagonista, i suoi precedenti studi e l'esperienza lavorativa pregressa, queste scelte sono poi fondamentali nelle conversazioni con gli NPC, visto che in base al passato di Andreas si attiveranno nuove opzioni di dialogo.

Per ciò che concerne la narrativa, il titolo di Obsidian denota una certa cura per il periodo storico, la storia si dipana in 25 anni e in tre diversi atti, vedremo infatti bambini crescere e diverse persone perdere la vita nel corso degli anni.

La struttura dei primi due atti è molto simile con la fase di investigazione per raccogliere più informazioni possibili, mentre il capitolo finale cambia faccia e in sostanza risulta il meno interessante dei tre, almeno fino al climax finale.

In Pentiment spicca sicuramente la scrittura dei dialoghi, tuttavia a peccare è la ridondanza di certe situazioni: mi riferisco specialmente alle conversazioni con gli NPC che in molti casi potevano essere più snellite, visto che a volte approfondiscono elementi poco pertinenti ai fini della Main Quest.

Inoltre un altro elemento poco a fuoco della produzione è il ritmo troppo compassato, siamo di fronte ad un'avventura grafica con elementi da RPG che si può completare dalle 15 fino alle 30 ore, a seconda del modus operandi di ogni giocatore.

Le giornate in Pentiment scorrono con le diverse fasi e in molti casi può capitare di dover compiere azioni di routine come il pranzo insieme ad altre famiglie, sono tutti elementi che tendono a creare maggiore immersione al giocatore nell'atmosfera del villaggio di Tassen, tuttavia nella mia avventura mi sono trovato più volte di fronte a situazioni che hanno allungato eccessivamente l'esperienza senza fini legati alla soluzione delle indagini.

Per ciò che riguarda la componente investigativa, nell'esclusiva Microsoft abbiamo una "scadenza" per trovare la maggior parte degli indizi per accusare uno dei personaggi: questa è sicuramente una peculiarità di Pentiment, ma il tempo limitato in alcuni casi non ci permette di avere il quadro totale della situazione e siamo costretti a colpevolizzare gli unici personaggi con tutti gli indizi sbloccati.

Gameplay

Il gameplay di Pentiment è basato quasi interamente sull'interazione con altri NPC, bisogna prestare particolare attenzione alla scrittura: in base al font ad esempio si potrà capire anche una differenza nel ceto sociale tra i diversi personaggi.

Nel videogioco sviluppato da Obsidian sono stati inseriti anche dei mini-giochi: questa variazione presente nel gameplay è poco stimolante, può capitare di giocare a zecchinetta (un gioco di carte) oppure lavorare con la lana, si tratta di  situazioni poco a fuoco e molto abbozzate, non sono comunque dei momenti molto frequenti nell'avventura in esclusiva Microsoft.

Come detto antecedentemente Pentiment è ambientato nel villaggio di Tassen e nei tre diversi atti ci troveremo ad esplorare la chiesa e altri luoghi, potremo dialogare con alcuni personaggi secondari e scovare nuovi indizi, ma solamente in orari specifici della giornata.

Le scelte sono fondamentali per poter convincere un determinato NPC a fornirci nuove informazioni, in base alle nostre risposte il gioco ci farà comprendere se siamo stati abbastanza persuasivi, tuttavia nonostante la presenza della componente RPG, non è possibile cambiare il finale oppure salvare determinati personaggi, ciò che incide nella storyline è chi decidiamo di accusare tra i possibili colpevoli.

Direzione artistica e comparto sonoro

L'aspetto che rende Pentiment un videogioco riconoscibile è l'art direction, la bellezza dello stile grafico del titolo di Obsidian è incredibile, forse il maggior pregio della produzione rilasciata in esclusiva Microsoft.

Sicuramente non è un benchmark per una console come Xbox Series X e oltre che sulla piattaforma premium di Microsoft, ho giocato diverse ore anche su PC con specifiche quasi minime (Processore I5-1135G7, 16 GB di Ram e scheda grafica integrata Iris Xe).

Pentiment si è comportato bene anche sul mio PC, non ho riscontrato cali di frame rate e problemi di ottimizzazione, ovviamente su Xbox Series X c'è una maggior pulizia visiva visto l'hardware più perfomante, ma sicuramente anche su Xbox One è un titolo godibile, forse una delle ultime produzioni Microsoft che arriva su console old-gen.

Per ciò che concerne il comparto sonoro, si può definire il videogioco di Obsidian come un videogioco quasi muto, non è presente nessun doppiaggio ma il gioco è localizzato in italiano.

L'unica peculiarità dell'audio di Pentiment è questo continuo rumore dell'inchiostro della penna durante i dialoghi, una scelta particolare quella del team e sono certo che per molti giocatori risulterà disturbante, tuttavia più che questa scelta si sente la mancanza di tracce musicali ambientali, solamente in rari casi nei momenti narrativi fanno capolino per pochi istanti delle soundtrack, la quale potevano però trovare più spazio nel videogioco rilasciato in esclusiva Microsoft.

Pentiment è una produzione peculiare ed è un'ulteriore segnale di quanto Microsoft intende diversificare  la line up dei first party.

 Tuttavia al netto di un'ottima scrittura e una direzione artistica riconoscibile, il titolo soffre eccessivamente di un ritmo fin troppo diluito ed una certa ridondanza di alcuni dialoghi.

Inoltre alcune soluzioni di gameplay, come i mini-giochi risultano troppo abbozzate e poco pertinenti ai fini dell'esperienza.

In definitiva Pentiment è un prodotto che non riesce a spiccare complice alcuni difetti, un'esperienza comunque da prendere in considerazione per chi apprezza il periodo medievale e le avventure testuali con una componente investigativa.

Voto 7,2

Pro

Direzione artistica fortemente riconoscibile

Ottima scrittura e ricostruzione del periodo medievale....

Contro

Mini-giochi poco riusciti e troppo abbozzati

.... Ma il ritmo risulta troppo diluito e alcuni dialoghi troppo ridondanti

Le soundtrack ambientali sono quasi totalmente assenti

Il tempo che scorre limita le fasi di investigazione


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