The Medium- la recensione dell'horror su Xbox Series X

17.02.2021

The Medium è uno dei giochi più pubblicizzati degli ultimi mesi, ciò è dovuto più alla sua natura next-gen che per il valore delle precedenti opere di Bloober Team.

Il team indipendente fondato nel 2008 ha sviluppato diversi titoli che non sempre hanno convinto critica e pubblico, ci riferiamo ad esempio ai due Layers of Fear e il più recente Blair Witch, mentre Observer è stato il titolo più riuscito in attesa del nuovo progetto.

The Medium è disponibile esclusivamente sui nuovi hardware di Microsoft e PC, nonostante non è stata ancora confermata l'esclusività totale e nei prossimi mesi la produzione di Bloober Team potrebbe approdare su PlayStation 5.

Trama

Marianne è la protagonista dell'horror psicologico, una medium in grado di vedere il mondo spiritico alternato a quello reale.

Dopo la morte del padre adottivo, Marianne riceve una telefonata da un misterioso uomo che dichiara di conoscerla e la invita a recarsi al più presto al resort Niwa, ambientazione principale del titolo.

Al contrario dei precedenti lavori del team polacco, The Medium non presenta degli effetti jumpscare, ma si pone l'obiettivo di creare tensione sia tramite gli eventi della storyline che in alcune fasi di gameplay.

La narrativa del titolo gioca spesso su questa continua dualità tra le due dimensioni, spesso vedrete Marianne parlare con una bambina nel mondo spirituale mentre in quello reale sembrerà che parli da sola.

Le cutscenes grazie alla Dual Reality acquisiscono quel fascino in più, nonostante a farci storcere il naso c'è un motion capture decisamente sottotono che tolgono quell'immersione al giocatore.

Visto il numero esiguo di personaggi ci aspettavamo una maggior cura sulle animazioni facciali, perlomeno in quelle della protagonista, come ad esempio è accaduto con Hellblade Senua's Sacrifice, un'altra produzione indipendente come The Medium.

Il racconto invece rimane misterioso per gran parte dell'avventura per creare maggiore suspense e nonostante sono presenti ottimi momenti ad effetto la narrativa risulta non sempre a fuoco, specialmente a causa di un finale anticlimatico che spiega tutto con in maniera troppo frettolosa.

Tuttavia ci sono anche diversi aspetti interessanti della trama di The Medium, pensiamo ad esempio alla sfaccettatura di alcuni personaggi ben caratterizzati, come Tristezza e la stessa Marianne.


Gameplay

La novità della Dual Reality in The Medium impatta anche sul gameplay, spesso il giocatore dovrà comprendere in quale delle due realtà spostarsi per proseguire nell'avventura.

Se da un lato questa novità offre una piccola variante al gameplay del titolo, tuttavia abbiamo notato una povertà generale degli enigmi in The Medium, che risultano basilari ed eccessivamente semplici.

Bloober Team ha creato un prodotto che in un certo senso omaggia le avventure grafiche degli anni '90 e se per vari motivi può sicuramente risultare affascinante, per molti altri il titolo risulta poco attuale e anacronistico specialmente sul comparto ludico.

L'aspetto più debole della produzione è infatti proprio il gameplay, che non si limita a delle fasi di esplorazione in cui dovremo risolvere enigmi per proseguire oppure nella raccolta degli interessanti documenti che esplorano la lore del gioco, ma anche a delle breve sezioni in cui la protagonista dovrà agire in furtività contro le Fauci, il villain principale del gioco.

Nei vari incontri che ci troveremo di fronte il boss, Marianne non potrà far altro che aggirarlo in delle situazioni veramente poco ispirate sia per ciò che concerne l'intelligenza artificiale di Fauci che per la semplicità dei vari scontri.

Nel mondo spiritico avremo la possibilità di vedere la bestia senza difficoltà, mentre in quello reale sarà invisibile e riusciremo a percepire la sua presenza tramite il tremolio della torcia, con Marianne che in questi casi può tapparsi la bocca per non far sentire il respiro, una meccanica simile a quella adottata da Death Stranding con le creature arenate.

Queste fasi però presentano un livello di sfida inesistente e spesso anche se la protagonista non sarà rapida ad abbassarsi, Fauci non si accorgerà immediatamente della presenza di Marianne.

In alcuni casi ci sarà un'enigma basilare per proseguire piuttosto che la solita fuga, ma la sostanza non cambia visto che in un certo senso il gioco ci farà capire immediatamente quale sarà il nostro scopo per aggirare il villain.

La protagonista avrà a disposizione anche un potere che funzionerà come protezione contro gli insetti e per aprire zone bloccate, forse il team avrebbe potuto sfruttarlo maggiormente magari negli scontri con Fauci.

Un altro problema della produzione è la gestione della telecamera che omaggia i primi Resident Evil, ma risulta spesso ingestibile nelle fasi esplorative complice anche le animazioni ingessate di Marianne. La protagonista ha infatti movimenti poco armoniosi e la minima interazione  può creare qualche grattacapo di troppo, a causa anche della telecamera che non permette di visionare in maniera ottimale l'ambiente circostante.

Queste imperfezioni non riescono a far spiccare un titolo ambizioso sotto certi punti di vista, pensiamo specialmente all'ottima novità della Dual Reality, ma a causa dei vari problemi di gameplay la produzione non riesce ad imporsi come tra i migliori del mondo indipendente.

Per la maggior parte del tempo in The Medium non ci saranno particolari difficoltà nella progressione, oltre ai problemi già citati il titolo soffre di una linearità che si fa sentire già verso metà dell'avventura.

Prestazioni tecniche

L'engine di The Medium è il noto Unreal Engine 4, come titolo next-gen ha sicuramente delle trovate non indifferenti che hanno aiutato a ricreare un'ambientazione suggestiva e convincente.

L'impatto scenico e l'atmosfera ricreati sono tra i maggiori pregi della produzione, dovuto anche ad una Polonia post-comunista degli anni 90 nel mondo reale e quello spiriturale ispirato a detta degli sviluppatori alle opere del pittore polacco Zdzislaw Beksinski.

Ogni tanto abbiamo notato degli eccessivi cambi di luce che tendono a creare alcuni artefatti grafici, tuttavia si tratta di un caso sporadico, così come in un paio di momenti sono presenti dei rallentamenti in delle cutscenes, problema che potrebbe essere risolto con delle patch.

Abbiamo completato The Medium in circa 8 ore su Xbox Series X, il titolo gira in 4K dinamici a 30FPS sull'hardware più potente della famiglia Xbox, mentre nei casi in cui c'è la Dual Reality la risoluzione scende sotto i 1080p. Vista la sua natura next-gen ci si poteva aspettare quel qualcosa in più, ma visti sia i caricamenti molto rapidi che i momenti in cui il titolo reindirizza in tempo reale i due diversi mondi The Medium è soddisfacente su Xbox Series X.

Il comparto sonoro è di buon livello, come per i precedenti giochi del team di sviluppo polacco manca il doppiaggio in italiano, ma sono presenti i sottotitoli nella nostra lingua, con la possibilità di modificare anche la grandezza e lo sfondo di essi.

Merita una menzione anche la colonna sonora prodotta dal musicista Arkadiusz Reikowski e il più noto Akira Yamaoka, celebre per aver collaborato alle soundtrack della serie Silent Hill.

The Medium è un horror affascinante grazie alla novità della Dual Reality e ad un'atmosfera ben riuscita, complice una forte ispirazione alla Polonia degli anni '90 e alle opere del pittore polacco Beksinski, ma presenta un comparto ludico fallace su quasi tutta la linea.

Le fasi stealth contro le Fauci risultano poco curate e non offrono mai un livello di sfida sufficiente, così come le sezioni esplorative che soffrono di un'eccessiva linearità e possono risultare problematiche a causa di un comparto animazioni rivedibile e una gestione della telecamera "oldschool".

The Medium è comunque consigliabile specialmente se siete affascinati dal genere e grazie anche alla presenza del gioco all'interno del servizio Xbox Game Pass.

Tuttavia ci aspettavamo qualcosa in più dal titolo e nonostante alcune buone idee risulta come una sorte di occasione sprecata.



Voto 7,1

Pro

La Dual Reality è un'ottima novità

Atmosfera horror affascinante grazie alle due diverse realtà

Contro

Animazioni problematiche e gestione della telecamera non attuale

Le fasi con il villain sono eccessivamente semplici e poco ispirate

Le sezioni esplorative soffrono di un'eccessiva linearità







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