Top 50 videogiochi della generazione (prima parte)
La generazione PlayStation 4 e Xbox One è stata una delle mie preferite di sempre, ho avuto entrambe le piattaforme e sono riuscito a giocare titoli che ricorderò tra i migliori di sempre nella mia "carriera" da videogiocare.
Ho deciso quindi di non fare una classica top ten che tratterò comunque in un video, ma una top 50 divisa in cinque parti e quindi dieci videogiochi ogni articolo.
Prima di iniziare con la classifica, premetto che ho inserito un solo titolo per franchise e non sono presenti Remastered: l'unica eccezione riguarda gli spin-off che cambiano genere, un esempio potrebbe essere Halo 5 Guardians e Halo Wars 2.
50)Celeste (2018)
Celeste si guadagna l'ultima posizione della mia classifica, uno degli indie più sorprendenti della generazione che è stato candidato anche tra i giochi dell'anno nei Game Awards del 2018.
Il titolo è anche uno dei platform più impegnativi di sempre, la difficoltà aumenta ogni livello e spicca anche la direzione artistica del gioco, nonostante non sia un grande estimatore della pixel art.
Oltre
questo, Celeste riesce a convincere anche per una narrativa
coinvolgente, la storia di Madeline per
arrivare sul Monte Celeste non è solo un pretesto come accade per
altri titoli del genere, ma crea un giusto mix tra gameplay e narrativa.
Sicuramente il difetto maggiore del titolo rimane il trial and error continuo che non permette a Celeste di raggiungere una posizione più alta della mia classifica.
49) Gears Tactics (2020)
Gears Tactics mi ha fatto avvicinare ad un genere che non avevo mai considerato: quello degli strategici a turno.
Nonostante il titolo abbia diverse criticità, come l'evidente ripetitività delle missioni secondarie obbligatorie per proseguire nella storyline, in generale ho apprezzato questo punto di vista diverso nella serie.
La narrativa e la qualità delle cutscenes sono sorprendenti per un titolo che appartiene a questo genere, segno di come Microsoft abbia investito risorse anche in un titolo più di nicchia.
Gli scontri a fuoco risultano familiari per gli appassionati del brand, un esempio è la motosega presente anche qui tra le possibili opzioni di attacco.
Gears Tactics non è esente da pecche, ma un ottimo punto di partenza e spero che si vedrà un sequel nei prossimi anni.
48)Wolfenstein II: The New Colossus (2017)
Wolfenstein II: The New Colossus è stato il mio primo capitolo della saga e seppur non ho giocato i precedenti titoli del franchise sono rimasto piacevolmente sorpreso.
Lo shooting è soddisfacente e funziona, così come la scrittura e la caratterizzazione dei personaggi, un elemento che in alcuni FPS passa in secondo piano rispetto al gameplay.
In Wolfenstein II: The New Colossus combattere contro i nazisti è veramente appagante, grazie anche ad un protagonista riuscito come Blazkowicz che riesce ad immedesimare il giocatore nel contesto.
Tra le cose meno riuscite c'è però un'eccessiva linearità che rende l'esplorazione poco stimolante e una varietà di nemici minore rispetto ad altri shooter in soggettiva.
47)The Evil Within (2014)
Il primo The Evil Within mi ha convinto molto più del sequel, specialmente per l'atmosfera horror più presente e una linearità più contestualizzata.
Il titolo non è sicuramente perfetto, ci sono dei problemi evidenti sul fronte tecnico vista la natura cross-gen e la difficoltà è oggettivamente tarata troppo verso l'alto e di conseguenza mal bilanciata.
Tuttavia, Shinji Mikami è riuscito a creare un racconto coinvolgente e non banale che riesce a creare quell'ansia al giocatore tramite anche un gameplay non immediato, contestualizzato con il genere dei survival horror.
Meritano una menzione anche alcune boss fight che aiutano ad enfatizzare quella sorta di angoscia tipica per giochi di questo genere.
46)Hellblade: Senua's Sacrifice (2017)
Il sacrificio di Senua non si fermerà però qui e nel sequel in esclusiva Microsoft ho aspettative molto alte, grazie ad un budget superiore che spero possa limare diversi problemi che affliggevano il primo capitolo.
Il gameplay è abbastanza scarno e minimale, bisogna sicuramente prendere in considerazione i pochi sviluppatori che hanno lavorato al titolo, ma inevitabilmente ho sofferto l'evidente ripetitività tra enigmi e combat system che tende a reiterarsi nelle circa 8 ore che ho impiegato per completare il gioco.
Il fatto che l'abbia comunque inserito in classifica fa capire quanto abbia realmente apprezzato diverse cose legate alla narrativa e ad un qualità del motion capture miracoloso per un titolo di questo genere.
45)Sunset Overdrive (2014)
Sunset Overdrive è tra i titoli più sottovalutati della generazione, un gioco che ha saputo intrattenermi in un inizio di generazione dove diversi titoli puntavano al comparto grafico, ma il resto passava in secondo piano.
L'esclusiva Microsoft è esattamente il contrario, un titolo divertente che si prende poco sul serio e sviluppato da Insomniac prima del successo di Marvel's Spiderman e il più recente Ratchet and Clank: Rift Apart.
Nonostante diversi spunti interessanti, Sunset Overdrive non riusciva a dissinescare una ripetitività di fondo che si presentava dopo diverse ore di gioco, un problema che però affligge la maggior parte degli open-world e nel suo contesto ho gradito il titolo di Insomniac che potrebbe arrivare con uno sequel nei prossimi anni, visto che l'IP è in mano al team, ormai acquisito da Sony.
44)Infamous Second Son (2014)
La mia generazione PlayStation 4 era iniziata ufficialmente con Infamous Second Son, un titolo che si può benissimo paragonare a Sunset Overdrive, sia per il periodo di uscita che come genere di appartenenza.
Infamous cerca di offrire una trama coinvolgente e in alcuni tratti mi ha convinto, tuttavia non è nella qualità narrativa che trovo i maggiori pregi del titolo, visto gli stereotipi di alcuni personaggi.
La Seattle di Infamous Second Son è molto bella da vedere, complice degli effetti particellari che hanno mostrato un assaggio della next-gen e lo stesso gameplay mi ha divertito grazie ai diversi poteri legati al protagonista Delsin.
Come per Sunset Overdrive, il fattore ripetitività è presente a causa di una poca varietà dei poteri e delle missioni secondarie spesso disconnesse da ciò che offre la trama principale.
Infamous Second Son è stato l'antipasto di PlayStation 4, prima dei titoli più blasonati prodotti da Sony.
43)Days Gone (2019)
Days Gone è stato un titolo che ho gradito su diverse cose e meno su altre.
I pregi del gioco sono da ricercare specialmente nella caratterizzazione dei personaggi e nella peculiarità di esplorare l'Oregon con la moto, con la possibilità di poterla customizzare e potenziare.
La stessa ambientazione, anche se non presenta una grande varietà fa respirare quell'aria da biker in un mondo post-apocalittico contestualizzata nel gioco sviluppato da Bend Studio.
Purtroppo ci sono alcune pecche relative alla struttura delle missioni e ad un gameplay poco originale e poco riuscito nelle fasi di shooting, così come uno stealth fin troppo semplificato, nonostante questo Days Gone si è guadagnato una posizione nella mia classifica della generazione.
42)Nier Automata (2017)
Il mio rapporto iniziale con Nier Automata è stato problematico, infatti avevo deciso di non portare avanti il titolo a causa di un prologo dal mio punto di vista decisamente sottotono al resto del gioco.
Alcuni mesi fa ho continuato Nier Automata e mi ha colpito molto sia dal punto di vista narrativo che per le soundtrack del gioco, alcuni momenti presenti nel gioco mi hanno suscitato diverse emozioni e le stesse boss fight sono veramente interessanti, visto che variano dal genere hack and slash al bullet hell.
Il titolo però non è esente da problemi: il comparto tecnico è decisamente sottotono rispetto alle produzioni uscite nello stesso periodo e potrebbe essere paragonato ai giochi rilasciati nella fine della generazione PlayStation 3-Xbox 360, così come la struttura del gioco aperta che rimane troppo vuota e poco giustificata, avrei sicuramente preferito un Nier lineare.
Il combat system invece funziona e presenta anche un robot alleato in grado di attaccare i nemici nei momenti più complessi, tuttavia non lo trovo comunque impeccabile e il miglior gameplay partorito da Platinum Games, visto che parliamo degli sviluppatori di Bayonetta.
41)Marvel's Avengers (2020)
Da fan Marvel attendevo Marvel's Avengers e la mia posizione in classifica vale esclusivamente per l'esperienza single-player, visto che in questo caso non mi sono interessato a ciò che riguarda la struttura da Games As a Service del titolo che al momento è povera di contenuti.
La campagna single-player l'ho invece gradita, grazie alla possibilità di vestire i panni dei vari eroi Marvel, più la protagonista del gioco: Kamala Khan.
La trama del gioco è interessante e non sfigura con la controparte cinematografica, anche se ci sono alcune pecche evidenti a livello di regia.
Il problema più grande del titolo è però legato alla struttura delle missioni eccessivamente simili che potevano essere sicuramente più varie, ma comunque il titolo riesce a disinnescare meglio il fattore ripetitività rispetto ad un gioco dello stesso genere come Anthem.
Il gameplay non ha invece la stessa efficacia del titolo Bioware, ma grazie alla varietà degli eroi Marvel risulta comunque interessante.
Marvel's Avengers chiude la prima parte della mia top 50 della generazione che aggiornerò nelle prossime settimane con le nuove dieci posizioni.