Redfall- la prima esclusiva Microsoft di Arkane- la recensione

22.05.2023

Redfall è la prima esclusiva di Arkane nella scuderia Microsoft, dopo Deathloop (qui la recensione) rilasciato in esclusiva temporale PlayStation 5 e arrivato gli scorsi mesi anche su Xbox Series X.

Si tratta della prima esclusiva next-gen tripla A di Microsoft e nonostante alcuni dubbi nel periodo pre-lancio c'era comunque molta curiosità per vedere i primi frutti dell'acquisizione di Bethesda (qui la recensione di Hi-Fi Rush).

Inoltre, Redfall si distanzia dal passato di Arkane, vista la struttura open-world e la presenza della coop online a quattro giocatori, nel mio caso ho completato la campagna in singolo, provando anche l'esperienza in multiplayer per qualche ora di gioco.

Trama

Il titolo di Arkane è ambientato nell'isola americana di Redfall nel Massachusetts, invasa da vampiri assetati di sangue, il cui scopo è legato agli esperimenti dell'azienda farmaceutica Aveum.

Nonostante le premesse interessanti e un design dei vampiri sicuramente riconoscibile, Redfall ha diverse problematiche sul fronte narrativo: il racconto fatica ad ingranare e prosegue senza nessun colpo di scena, in linea generale la storyline non spicca per personalità anche a causa di una caratterizzazione dei personaggi decisamente sottotono.

Se nelle precedenti opere di Arkane il mondo godeva di un'immaginario riconoscibile, nell'esclusiva Microsoft mancano proprio  questi fattori, i collezionabili legati alla narrativa di Redfall risultano poco ispirati e un elemento meno curato rispetto al passato dell'azienda francese.

Inoltre la scelta di integrare delle cutscene statiche con personaggi immobili non ha giovato all'immersione nella narrativa dell'esclusiva Microsoft, difficilmente si può comprendere la direzione intrapresa se non per questioni di budget, rimane il fatto che a livello artistico si nota una certa superficialità e uno stile un pò anacronistico per un videogioco next-gen.

Una menzione la meritano anche i quattro protagonisti: Devinder  un inventore inglese  e autore letterario, Jacob un ex cecchino e militare, Remi De La Rosa volontaria amante della tecnologia e Layla studentessa universitaria.

Gameplay

Ognuno di essi ha abilità differenti, nel mio caso ho scelto Layla, la quale possiede poteri telecinetici tramite un ombrello psichico per bloccare i proiettili nemici, un'ascensore che la scaraventa in aria e l'ex fidanzato vampiro che può essere evocato.

Nelle meccaniche di gioco Redfall è uno shooter in prima persona, ma rispetto al passato del team la libertà di approccio e il focus sullo stealth sono molto più limitati, specialmente se giocato in single-player.

Se nei precedenti titoli di Arkane lo shooting non era un fattore così centrale nell'esperienza, nell'esclusiva Microsoft è l'esatto opposto con un feeling delle sparatorie decisamente sottotono rispetto ad altri esponenti del genere come Borderlands 3, Destiny 2 ma anche lo stesso Far Cry 6.

Il titolo infatti si può paragonare a diverse produzioni recenti, visto che pesca a piene mani dalla struttura dello shooter in soggettiva di Ubisoft e ad una personalizzazione delle armi che può ricordare le produzioni di Bungie e Gearbox.

In linea generale, la produzione non spicca per originalità e risulta fin troppo dozzinale, vista l'inefficacia di un'open world fin troppo statico, ciò che manca a Redfall è un level design degno del passato della storia del team francese.

Le missioni sono spesso molto brevi e poco ispirate, se consideriamo poi la gestione dei checkpoint che ci costringe a ritornare nel Rifugio più vicino  e non respawnare nell'area della missione, in tutto questo si percepisce una struttura legata più ad un'esperienza cooperativa che single-player.

A proposito di questo c'è una considerazione da fare, per quanto il gioco in coop sia più godibile e una delle poche novità riuscite del titolo Arkane, il limite della progressione delle missioni solamente per chi ospita le sessioni in multiplayer è un problema abbastanza grave in una produzione focalizzata sulla Modalità in Coop.

Inoltre per quanto siano interessanti le abilità, quest'ultime vengono utilizzate singolarmente da ogni personaggio rendendo così il gameplay molto meno efficace rispetto a esperienze come la saga di Dishonored e Deathloop, un problema che si scontra poi con una scarsa dinamicità dei protagonisti nelle sezioni di shooting.

Per ciò che concerne  l'intelligenza artificiale, imperfetta anche in Deathloop, su Redfall siamo su un livello anche inferiore rispetto al precedente titolo del team, il comportamento dei nemici è francamente poco giustificabile e uno dei punti più bassi visti in questo inizio della nuova generazione.

Il pattern comportamentale migliora sicuramente con i Vampiri, dove in generale gli scontri risultano più avvincenti e con un livello di sfida più alto anche a difficoltà standard.

Come detto antecedentemente, l'open world è fin troppo old-style con due mappe ben distinte e sono legate alla progressione della Main Quest, infatti una volta terminate le missioni principali nell'isola di Redfall ci sposteremo a Burial Point e non potremo tornarci successivamente per completare le attività opzionali della prima mappa.

I contenuti secondari riguardano i Nidi, dei Covi che appaiono casualmente nella mappa e pensati più per un'attività da completare in cooperativa e la liberazione dei Quartieri a cui sono legate le attività dei Rifugi, si trattano di due missioni per liberare ogni zona dall'infestazione dei Vampiri e dopo averle terminate si riceve il teschio di un generale Vampiro, un oggetto fondamentale poi per la progressione nella Main Quest.

Specialmente i Rifugi sono legati alla progressione del personaggio permettendo di potenziare il ramo delle abilità e sbloccando nuove armi con una certa ispirazione ai due Ghost Recon recenti, queste sono tra le attività che creano quel gameplay loop nell'open world e inizialmente risultano abbastanza interessanti.

Tuttavia il problema riguarda la poca varietà delle missioni dei Rifugi una volta arrivati a Burial Point, la quale nonostante aggiunge nuovi nemici non cambia troppo le carte in tavola rispetto alla prima mappa e anche le stesse armi che troviamo aumentano di livello, ma ne sono presenti di poche tipologie.

Prestazioni tecniche

L'ambientazione dell'ultima esclusiva Microsoft non spicca per personalità e anzi manca quella cura del dettaglio a cui eravamo abituati con Prey e Dishonored, manca anche una direzione artistica riconoscibile come quella del più recente Deathloop.

La città di Redfall è infatti ricca di edifici ma molto anonimi con un riciclo di asset francamente ridondante per una produzione di questo genere.

Lo stesso comparto tecnico su Xbox Series X dimostra tutti i problemi di sviluppo avuti dall'esclusiva sviluppata da Arkane, le texture sono poco definite così come le animazioni e i modelli poligonali dei personaggi sono di un titolo di inizio generazione su PlayStation 4 e Xbox One.

Per ciò che concerne l'assenza dei 60 FPS al lancio (arriveranno nei prossimi mesi), il problema oltre ai 30 FPS in uno shooter in soggettiva è la stabilità dello stesso frame-rate, anche dopo diverse patch la situazione risulta ancora problematica, seppur la situazione è migliorata rispetto al lancio.

Il doppiaggio in italiano risulta invece di buon livello nelle voci principali del titolo Arkane, mentre l'audio design dimostra anche in questo caso la poca cura nei dettagli della produzione.

La Main Theme di Redfall è invece molto riconoscibile e viene riproposta al termine delle missioni principali, il problema è che viene riproposta sempre la stessa traccia e manca sicuramente della varietà di brani musicali.

Sulla longevità a difficoltà normale e completando quasi tutte le attività dei Rifugi ho impiegato circa 20 ore, sicuramente il supporto post-lancio aggiungerà i 60 FPS, nuovi contenuti e personaggi da utilizzare, tuttavia il problema di Redfall non è di certo nel numero di contenuti all'uscita.

Redfall è senza troppi dubbi il punto più basso raggiunto da Arkane in questi anni, a causa di una struttura di gioco antiquata e alcuni limiti sul gameplay evidenti.
Oltre ad un design dei vampiri convincente e delle attività dei Rifugi che inizialmente intrattengono, il titolo risulta fallace su troppi aspetti per consigliarlo anche ai fan delle produzioni a cui l'esclusiva Microsoft si ispira.
In definitiva Redfall è un passo falso preoccupante di Arkane, una delle più grandi delusioni di questo inizio di generazione, a cui manca una certa identità.
La speranza è che in futuro il team francese ritorna a creare immaginari affascinanti come quelli ammirati nel passato della ventennale carriera.

Voto 5,8

Pro

In Coop dà il meglio di sé....

Le attività dei Rifugi possono risultare interessanti...

Contro

.... Ma la progressione dei salvataggi solamente per l'host è un grosso limite

... Tuttavia l'open world risulta troppo statico e alla lunga soffre di una certa ridondanza

Gestione dei checkpoint rivedibile

Narrativamente molto scialbo e regia inefficace

Assenza dei 60 FPS e cali di frame-rate evidenti

Comparto tecnico arretrato

Shooting e intelligenza artificiale entrambi sottotono

Ambientazione poco affascinante e priva di personalità


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