Jusant: un viaggio di arrampicate- la recensione

14.11.2023

Jusant è il nuovo videogioco sviluppato da Don't Nod, team noto per aver sviluppato Vampyr e Life is Strange (qui la recensione dell'interactive drama), questa volta la direzione intrapresa è molto diversa dalla serie di Life is Strange e lo stesso Banishers: Ghost of New Eden, titolo in arrivo nei primi mesi del 2024 è un ulteriore sintomo di voler cambiare e diversificare la line up nei prossimi anni.

Il team di sviluppo infatti negli anni precedenti rischiava di rimanere in un limbo, se infatti il primo Life is Strange ebbe molto successo lo stesso non si può dire del secondo capitolo della serie, poi nel 2020 sono stati rilasciati due interactive drama come Tell Me Why (qui la recensionee Twin Mirror (qui la recensione), sicuramente di buona qualità ma che non hanno riscontrato un grande appeal sul mercato.

Nel 2022 il team ha anche cambiato ufficialmente nome, negli anni precedenti infatti si chiamava Dontnod e sembra partire un nuovo corso per l'azienda francese con ben otto titoli annunciati e una line up più varia rispetto al passato.

Trama

Jusant, il cui termine francese significa riflusso ovvero ritiro delle acque, ci mette nei panni di un personaggio ignoto accompagnato da una creatura molto particolare.

Nel gioco non viene mai specificato il nome del protagonista e non ci sono dialoghi, lo scopo del gioco è quello di scalare la torre, ma in questo caso specifico non è cosi importante la meta finale visto che il focus principale dell'esperienza è il viaggio e non la destinazione.

Nonostante una narrativa fin troppo vaga, nel titolo di Don't Nod si intuisce una certa desolazione di una popolazione che a causa della scomparsa dell'acqua ha avuto delle difficoltà per diversi anni, questo viene anche specificato nei numerosi collezionabili sparsi nel mondo di Jusant.

Il tutto viene infatti spiegato con dei documenti che il giocatore può trovare durante le fasi di esplorazione, in special modo le lettere di Bianca sono particolarmente importanti, quest'ultima ha deciso di unirsi alla spedizione e scalare la torre, invece di arrendersi come è accaduto ad altre persone.

Nonostante la lore del gioco, in Jusant manca una narrativa più esplicita per rimanere impressa e perlomeno le lettere di Bianca sarebbe stato più idoneo trovarle in maniera obbligatoria, mentre così nell'esplorazione il giocatore può perderle di vista anche facendo una certa attenzione.

Inoltre per quanto il finale risulta effettivamente suggestivo e sicuramente di impatto, il racconto sembra terminare troppo in fretta specialmente negli ultimi due capitoli, vista anche la  longevità abbastanza esigua del titolo, (ho impiegato poco meno di 6 ore).

Gameplay

Il gameplay di Jusant si basa unicamente sulle arrampicate, lo scopo dell'avventura è quello di scalare la torre e arrivare in cima.

Nei sei capitoli disponibili il gioco aggiunge qualche abilità nella progressione che rende le scalate mai tediose e anzi a volte ci sono anche delle trovate geniali, come nel caso in cui dobbiamo arrampicarci in una tempesta di vento.

Infatti tramite la creatura che ci accompagna, possiamo visionare la posizione di alcuni collezionabili e attivare anche un'onda energetica che risveglia delle piante che crescono e creano appigli a cui aggrapparsi.

Il titolo di Don't Nod non è mai troppo complesso, ma non si trattano di arrampicate semiautomatiche come accade nei recenti Assassin's Creed o Uncharted, in linea generale il gameplay è funzionale e risulta più stimolante rispetto a titoli come Journey e Abzu, dove anche in quel caso il focus dell'avventura è il viaggio.

Sotto diversi punti di vista le scalate presenti in Jusant ricordano Death Stranding (qui la recensione del titolo di Kojima Productions), l'uso della corda è fondamentale anche in questo titolo e inoltre c'è  anche la stamina che si ricarica nei momenti in cui il protagonista si ferma per riprendere fiato, questa meccanica rimane comunque molto permissiva e mai troppo severa.

Nonostante il gameplay risulta effettivamente interessante, la telecamera risulta in molti casi poco intuitiva e non segue in maniera egregia i movimenti del protagonista, infatti quando il giocatore deve saltare con la corda capita spesso di non avere una visione ottimale e spesso la scalata diventa problematica per questi motivi.

Ambientazione e prestazioni tecniche

Le ambientazioni di Jusant sono invece un pregio evidente della produzione, nei sei capitoli vedremo dei biomi diversi e tutti quelli che ho esplorato mi hanno convinto per come riescono a immedesimare il giocatore nella desolazione.

Inoltre la direzione artistica della produzione è tra le più convincenti tra i titoli rilasciati nel 2023, più di una volta sono rimasto affascinato dalla qualità messa in scena dal team francese.

Il comparto tecnico non presenta nessuna Modalità Grafica e su Xbox Series X (versione da me testata), non ho riscontrato grandi problemi, fatta eccezione per alcuni cali di frame sporadici e ogni tanto con qualche animazione il protagonista rischia di incastrarsi in qualche elemento dello scenario, ma è capitato un paio di volte durante l'avventura.

Lo stesso audio design con silenzi e tracce sonore mai invasive riesce ad evidenziare i momenti più pericolosi durante le scalate, mentre come detto antecedentemente nel videogioco di Don't Nod non ci sono dialoghi, sulla falsariga di produzioni come Rime e Journey.

  • Ore di gioco: 6
  • Versione testata: Xbox Series X
Jusant è un'esperienza che si differenzia da tutti gli altri titoli di Don't Nod, l'azienda francese sta sperimentando e la nuova produzione convince a fasi alterne, da un lato la direzione artistica e il sistema di scalata sono tra gli aspetti più riusciti, mentre la narrativa risulta troppo vaga e la parte finale sembra scorrere troppo in fretta.
In definitiva, il titolo di Don't Nod in un anno ricco di videogiochi blockbuster tripla A difficilmente troverà il suo spazio, tuttavia al netto di alcuni difetti merita sicuramente una chance, vista anche la presenza all'interno di Xbox Game Pass.

Voto 7,4

Pro

Sistema di scalata molto solido con nuove abilità durante l'avventura...


Direzione artistica di grande qualità

Contro

... Ma la telecamera risulta spesso imperfetta


Narrativa fin troppo vaga 

Le ultime fasi dell'avventura sono fin troppo frettolose 



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