Quantum Break: il tempo è potere- la recensione

21.02.2023

Nel 2016 Remedy Entertainment rilasciava sul mercato l'ambizioso Quantum Break in esclusiva Microsoft, prima del convincente Control (qui la recensione).

La peculiarità del titolo era quella di integrare una serie tv all'interno del gioco, non come un elemento secondario da vedere una volta raggiunti i titoli di coda, ma alla fine di ogni atto (tranne per il capitolo finale).

Dopo diversi anni ho rimesso mano sul titolo sviluppato da Remedy, un pò come è accaduto nella scorsa recensione con Red Dead Redemption 2  (qui la review del titolo di Rockstar).

Trama

"Il più feroce assassino è il tempo, non risparmia nessuno.

Sappiate che il tempo si è disgregato, una frattura che porta alla fine del tempo.

Abbiamo cercato un dispositivo per fermarla, ma è andata male.

Paul Serene è riuscito a fermarci, lui ha dei superpoteri, li abbiamo entrambi.

Abbiamo fallito".

La trama di Quantum Break inizia con Jack Joyce, protagonista dell'avventura che viene chiamato dopo diversi anni dall'amico di infanzia Paul Serene (capo dell'azienda Monarch Solutions), per andare nell'università di Riverport, città natale di Jack e del fratello William, quest'ultimo è un fisico che assume un ruolo fondamentale nella narrativa del titolo di Remedy.

L'esperimento di quella sera è andato male e ha causato una frattura nel tempo, specialmente a causa degli intenti oscuri di Paul Serene e inoltre Jack a causa dell'esposizione al Chronon scopre di aver acquisito dei poteri temporali, proprio come Paul.

Per il primo atto Quantum Break non svela tutto il potenziale di una narrativa che proseguendo raggiunge delle vette inesplorate anche nella storia del team finlandese, lo fa grazie ad una caratterizzazione dei personaggi fuori scala e ai rapporti che si intrecciano fra di loro, tra tutti spiccano Beth Wilder, interpretata da Courtney Hope (Jesse Faden di Control) e il villain Paul Serene (Aidan Gillen).

Inoltre dopo poche ore di gioco ci si rende conto di come Remedy sia riuscita a creare un immaginario affascinante con una narrativa ambientale che trova sempre spunti interessanti con i vari documenti e audio log relativi agli eventi, forse per qualcuno potrebbero risultare troppo lunghi, ma il consiglio è quello di approfondirli, vista la loro importanza legata alla lore del gioco.

In Quantum Break anche la narrativa esplicita si prende la scena in diversi momenti, con alcuni picchi raggiunti negli ultimi atti che rendono lo storytelling dell'opera di Remedy tra le produzioni più riuscite nell'intrattenimento nel genere sci-fi.

Il dubbio infatti era quello di trovarsi di fronte all'ennesima trama sui viaggi del tempo poco originale e banale, ma proprio su quest'aspetto l'esclusiva Microsoft ha centrato in pieno l'obiettivo.

Nella storyline i colpi di scena non sono mai scontati e senza svelare troppo convince in pieno il modo in cui Remedy ha gestito le diverse linee temporali senza nessuna incongruenza narrativa.

Nella produzione del team finlandese vista la presenza di attori noti, c'era curiosità per vedere la qualità nella recitazione e anche sotto questo punto di vista il titolo stupisce per la cura del motion capture, al contrario di Alan Wake che al tempo non convinceva per un'eccessiva inespressività, Quantum Break può rivaleggiare con i blockbuster tripla A rilasciati anche recentemente (qui la recensione di God of War Ragnarok).

Sulla regia oltre che nelle classiche cutscene dove vediamo dei personaggi recitare, è stato svolto un ottimo lavoro anche nei momenti in cui il tempo è il protagonista principale: come quando vediamo un ponte crollare a causa di una frattura temporale, oppure ci troviamo in un luogo dove  nel passato è accaduto qualcosa di importante e osserviamo gli eventi con il tempo che scorre rapidamente.  

Serie TV e un cast memorabile

Come anticipato nell'intro della recensione, in Quantum Break è presente una serie TV alla fine di ogni atto, in totale troviamo quattro episodi che in base alle scelte effettuate nei panni di Paul Serene ci sono risvolti differenti nelle puntate dei filmati in live action.

La prima scelta ad esempio riguarda il destino di un personaggio secondario che potrebbe dimostrarsi particolarmente utile nelle fasi avanzate della storyline e quindi si può optare per la linea dura, oppure manipolare l'opinione pubblica dando la colpa dell'accaduto all'università a Jack Joyce.

Prima di scegliere tra le due differenti opzioni, al giocatore viene mostrata una preview degli eventi che potrebbero accadere, così da avere le idee chiare delle possibili conseguenze.

Il finale sarà però unico e non c'è nessuna possibilità di cambiarlo, proprio perchè Quantum Break ha come primo obiettivo quello di narrare una storia e di base rimane un action adventure, non un gioco di ruolo con molte diramazioni come The Witcher III: Wild Hunt oppure un interactive drama come le produzioni  Quantic Dream.

Tuttavia le possibili scelte rendono l'esclusiva Microsoft un titolo con una buona rigiocabilità, nel caso di una nuova run possiamo infatti vedere documenti che si differenziano e alcuni eventi che hanno un esito diverso, specialmente nella serie TV.

Per ciò che concerne la qualità del telefilm, si poteva dubitare prima del lancio di integrare episodi di bassa qualità con un mix tra videogioco e serie TV che rendeva l'esperienza poco interessante, ma seppur molti giocatori non ameranno di dover posare il controller per circa 25 minuti (ogni episodio ha una durata del genere), bisogna constatare che la qualità complessivamente è ottima, con una qualità della recitazione eccezionale anche nei personaggi secondari come nel caso di Lance Reddick nei panni di Martin Hatch e Patrick Heusinger che interpreta Liam Burke.

Il serial televisivo di Quantum Break approfondisce diversi personaggi secondari legati alle vicende di Jack Joyce e Paul Serene, anch'essi presenti e ci fa comprendere al meglio i risvolti dell'atto che giocheremo a breve.

In linea generale l'esperimento tra serie TV e videogame è riuscito, la scelta intrapresa da Remedy e Microsoft non ha l'ambizione e la pretesa di cambiare il medium, ma va presa come esperienza a sè stante e contestualizzata in una produzione strutturata come Quantum Break.

Inoltre vista la qualità scadente di molti adattamenti sui videogame si poteva temere che l'impegno produttivo sul serial televisivo fosse meno curato rispetto al resto, invece l'esclusiva Microsoft riesce a raggiungere una qualità ottima anche nella serie tv e creare quell'immersione nelle location che vediamo negli episodi e poi ci troviamo ad esplorare nelle sezioni giocate.

L'unica scelta che francamente non ho capito è quella di poter saltare gli episodi del telefilm, non tanto per una questione elitaria di fruire l'esperienza solamente in un determinato modo, ma per difendere una scelta autoriale del team e inevitabilmente se opterete per questa scelta vi perderete alcuni eventi della storyline, l'equivalente di skippare le cutscene. 

Gameplay 

Come d'abitudine per le produzioni Remedy, il gameplay offre delle meccaniche peculiari, nel caso di Max Payne c'era il bullet time che rallentava il tempo durante le sparatorie, Alan Wake con la torcia poteva bloccare per un tempo limitato i nemici e il più recente Control sfrutta i poteri telecinetici di Jesse Faden.

Per ciò che riguarda il gameplay di Quantum Break,  Jack Joyce possiede dei poteri temporali, progredendo nella campagna si sbloccano nuove abilità che possono essere upgradate trovando nelle fasi  di esplorazione le fonti di chronon.

I differenti poteri rendono il titolo peculiare rispetto ai più statici TPS, approcciarsi al videogioco di Remedy come accade in Gears 5 o Uncharted 4 significa vedere diverse volte la schermata del game over, anche a difficoltà standard.

Il sistema di coperture inizialmente può spiazzare visto che nel primo atto non abbiamo molti poteri e non siamo al sicuro contro i nemici, infatti è pensato solamente per ricaricare l'arma e la saggia scelta del team di non inserire  un tasto per rimanere ancorati dietro al cover system ha giovato alla dinamicità del gameplay.

Nelle avvincenti sezioni di shooting, il giocatore deve imparare a dosare i singoli poteri che hanno dei cool down autonomi, muovendosi in maniera rapida senza esitare e una volta sbloccate le varie abilità il gameplay di Quantum Break riesce a dare grandi soddisfazioni.

Nel caso siete dei giocatori che non disdegnano videogiochi particolarmente dinamici, il consiglio è quello di selezionare direttamente la difficoltà difficile, dove l'intelligenza artificiale stupisce per come riesce ad accerchiare Jack Joyce senza perdonare il giocatore alla prima esitazione.

Per ciò che riguarda la varietà dei poteri, oltre alla classica visione temporale che equivale all' occhio dell'aquila e ci permette di identificare la posizione dei nemici e dei collezionabili, l'esclusiva Microsoft presenta il blocco temporale, la schivata temporale, lo scudo temporale, l' esplosione temporale e lo scatto temporale.

Il blocco temporale è uno dei primi poteri che Jack impara nell'avventura ed è uno dei più importanti, visto che permette di creare una bolla e oltre a bloccare i nemici, possiamo sparare così una volta che il tempo riprenderà a scorrere loro accuseranno i danni inflitti.

La schivata temporale è fondamentale nei momenti in cui ci troviamo a fronteggiare un vasto numero di nemici, evitando i loro attacchi in maniera rapida catapultandoci in un'altra zona della stanza.

Lo scudo temporale è anch'esso un potere difensivo, molto utile per creare una bolla per evitare di essere colpiti dai nemici e una volta potenziato ricarica la salute di Jack.

L'esplosione temporale danneggia anche più nemici nelle vicinanze ed è una sorta di granata a mezz'aria, si tratta del potere offensivo più devastante e proprio per questo motivo si ricarica più lentamente rispetto alle altre abilità del protagonista.

Infine lo scatto temporale che può somigliare alla schivata sotto diversi aspetti, visto che ci fa spostare in maniera dinamica, ma è più un potere offensivo in quanto permette di staccare l'armatura dei nemici e se potenziato diventa una delle abilità più devastanti tra quelle presenti in Quantum Break.

In linea generale ciò che convince dei vari poteri è come nel gameplay sono tutti bilanciati in maniera adeguata e il cool down autonomo di ognuno di essi spinge il giocatore ad utilizzarli tutti in maniera omogenea.

La produzione Remedy si comporta bene anche nello shooting, con una certa dinamicità nelle sparatorie e pur non raggiungendo la varietà delle armi di Gears 5, Quantum Break alterna dalle pistole di diverso calibro  ai fucili d'assalto fino ad arrivare ai più rapidi mitra.

Considerando che non stiamo parlando di un classico TPS, ciò che funziona nel gameplay dell'esclusiva Microsoft è quel mix tra lo shooting e i poteri temporali che rendono le sparatorie particolarmente avvincenti.

Nel videogioco del team finlandese ci sono anche delle abbozzate sezioni platform, legate sempre alle situazioni in cui il tempo si disgrega oppure durante l'esplorazione quando troviamo dei collezionabili, in questo caso convince meno il comparto animazioni del protagonista per una rigidità percepibile quando deve arrampicarsi, difetto che ho riscontrato solamente in queste fasi platform.

Una menzione la merita anche la struttura di gioco, Quantum Break infatti a differenza di Control è un gioco più lineare senza nessuna componente da simil-metroidvania, la scelta intrapresa dal team finlandese è contestualizzata alla tipologia di produzione che appartiene l'esclusiva Microsoft: visto il focus sulla narrazione e la presenza di una serie TV all'interno del videogioco.

Inoltre a differenza di produzioni anche più recenti (qui un esempio), l'esplorazione lineare offre sempre documenti che arricchiscono la lore e power-up per potenziare le abilità di Jack Joyce.

Ambientazione e prestazioni tecniche

Nella sua linearità, in Quantum Break ci troviamo ad esplorare location differenti e presenti anche nel serial televisivo, pur non vantando la varietà di Control per motivi legati ad una struttura di gioco più aperta, non mancheranno edifici con il loro fascino, specialmente nelle ultime fasi dell'avventura.

Per ciò che riguarda il comparto tecnico, ho completato il titolo su Xbox Series X e gira in retrocompatibilità con la versione Xbox One X nativa, graficamente si tratta di una produzione solida, gli effetti particellari sono piuttosto spettacoli e anche la cura nei modelli poligonali dei personaggi è particolarmente riuscita, tuttavia Quantum Break è un gioco rilasciato inizialmente su Xbox One, l'hardware meno perfomante degli ultimi anni e alcuni compromessi sono presenti come una pulizia non impeccabile delle texture.

Quantum Break presenta anche un ottimo doppiaggio in italiano, tra i più pregevoli degli ultimi anni, citandone alcuni troviamo delle voci noti come Lorenzo Scattorin (Joel in The Last of Us) che interpreta Liam Burke, Martina Felli (Aloy in Horizon) che convince molto nella sua perfomance nelle vesti di Beth Wilder e Federico Danti nel ruolo di Paul Serene.

Le tracce sonore e l'audio design svolgono invece il loro lavoro in maniera dignitosa, nel primo caso ci sono alcuni brani su licenza tra cui spicca Africa dei Toto, la Main Theme e altre soundtrack fanno capolino in alcuni momenti della storylinementre il montaggio sonoro convince specialmente nei momenti in cui utilizziamo i poteri temporali.

Sul fronte longevità, Quantum Break si può completare a difficoltà normale in circa 10 ore, mentre a livello difficile la produzione si attesta su una durata tra le 13 e le 15 ore, considerando anche le scelte differenti legate alla rigiocabilità si possono superare ampiamente le 20 ore di gioco. 

Quantum Break è l'apice della ventennale carriera di Remedy, grazie ad una narrativa di altissimo livello che vanta una caratterizzazione dei personaggi fuori scala con un cast di attori d'eccezione, integrato nell'ottima serie TV.

Il gameplay molto dinamico riesce a svecchiare la formula dei TPS più statici con quel mix riuscito tra i poteri temporali ed uno shooting soddisfacente.

Le piccole pecche legate ad un comparto animazioni un pò impacciato nelle fasi platform ed un comparto tecnico ottimo, ma con alcuni compromessi non intaccano una delle esperienze migliori degli ultimi anni.

In definitiva, Quantum Break è una produzione stellare nel genere degli action adventure story-driven, lo fa amalgamando tutte le sue componenti in maniera sublime e rappresenta i videogiochi lineari nel miglior modo possibile.

Voto 10

Pro 

Narrativa eccellente con una delle trame migliori nel genere sci-fi

Comparto tecnico che spicca negli effetti particellari e nella modellazione poligonale.....

Regia e recitazione di altissimo livello

Caratterizzazione dei personaggi notevole

Cast d'eccezione nell'ottima integrazione della serie TV

Shooting dinamico e ottima varietà dei poteri temporali

Intelligenza artificiale soddisfacente a difficoltà difficile

Buona rigiocabilità con le scelte differenti 

Contro

Comparto animazioni un pò impreciso nelle sezioni platform

... Ma presenta alcuni compromessi legati alla pulizia delle texture




Pagina Instagram: https://www.instagram.com/asimple_gamer/

Canale YouTube: https://www.youtube.com/channel/UCZulpGdZFfEeWVln5-Zw7DA




Crea il tuo sito web gratis! Questo sito è stato creato con Webnode. Crea il tuo sito gratuito oggi stesso! Inizia